Tor bella Monaca, le immagini del quartiere simbolo del degrado

Pubblicato il 25 Agosto 2010 - 13:01| Aggiornato il 26 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

Butteremo giù  il quartiere di Tor Bella Monaca. Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha dato qualche giorno fa questo annuncio che, in verità sembra essere giaà un programma.

Ma c’è chi dice che si tratta solo di una ”boutade estiva”. ”Chi lo dice sbaglia” chiarisce subito Alemanno. Infatti ”a fine ottobre presenteremo un masterplan della zona e faremo un confronto diretto con i residenti, anche con un referendum, perché vogliamo attuare una urbanistica partecipata e non calata dall’alto”.

Nel quartiere della periferia est della città – spesso al centro delle polemiche e delle proteste dei residenti per la difficili condizioni di vita anche per il peso della criminalità – Alemanno pensa ad una ”città-giardino, sul modello della Garbatella” che dovrà sostituire le case del quartiere dove ”piove dentro, e dove la qualità di vità dei cittadini è pessima perché spesso si tratta di prefabbricati pesanti e antiquati e tra una lastra e l’altra ci sono crepe ed infiltrazioni”.

Le reazioni all’idea di demolire Tor Bella Monaca non si fanno attendere: i primi a reagire sono i rappresentanti del mondo dell’urbanistica e dell’architettura. ”Bisogna riportare a Tor Bella Monaca servizi, cultura e assistenza sociale. Alemanno si ponga questo problema” dice Alberto Asor Rosa mentre l’ex assessore alla cultura e architetto Renato Nicolini afferma che ”chiamare ghetto Tor Bella Monaca significa averla già condannata a morte. Pensiamo a riempire gli spazi e a renderlo vivibile”. Per l’architetto Paolo Portoghesi invece demolire il quartiere è “una bella idea, basta che il sindaco lo faccia. Ormai Tor Bella Monaca è un ghetto senza vivibilità e consuma energia in modo terribile perché realizzato con modelli di prefabbricazione sbagliata. Costa meno abbatterlo e ricostruirlo che riqualificarlo”.

L’opposizione si chiede invece da dove arriveranno i soldi per portare a termine un’operazione di questa portata. Il Sel va giù duro: ”Non vi è dubbio che lo sventramento a opera fascista con le deportazioni dei rioni popolari per far posto a via dei Fori Imperiali ha ancora sugli amministratori di destra un fascino cui non riescono a sfuggire”.

Destra e pdl, augurandosi che non sia solo un sogno di ferragosto, plaudono alle parole del sindaco.

Tra gli abitanti, i contrari all’ abbattimento contestano il sindaco: ”Invece di pensare a queste cavolate spenda i soldi per costruire dei centri a buon mercato per le famiglie che non se lo possono permettere, in modo che i ragazzi possano andare tranquillamente a fare attività sportiva e toglierli così dalla strada’.

“È una speculazione – aggiunge una donna – per poter lavorare, prendere appalti, subappalti, sub subappalti, e i poveri disgraziati vivono sempre come vivono”. Tra gli abitanti però ci sono anche alcuni favorevoli: ”Le case sono molto malandate – dice una donna -, piove dentro casa, c’è molta umidita”’. ”No, risistemarla è inutile – aggiunge un uomo -. Soltanto che va fatto come va rifatta una città, un quartiere”. ”Se è una sistemazione migliore per chi abita qui – conclude una ragazza – sicuramente sì”.

Ecco le immagini del quartiere romano di tor Bella Monca diventato, suo malgrado, il simbolo del degrado: