Trenitalia: rimborsi solo per ritardi superiori ai 60 minuti

Pubblicato il 15 Dicembre 2009 - 13:51 OLTRE 6 MESI FA

Novità in vista per i rimborsi da ritardo di Trenitalia: tutti i treni “di media e lunga percorrenza” saranno soggetti ad un unico rimborso che scatterà dopo la prima ora di ritardo.

Domenica 13 dicembre sono infatti entrate in vigore le nuove “Condizioni generali di trasporto delle persone” di Trenitalia che danno attuazione ad un Regolamento europeo del 2007 valido per tutti i paesi dell’Unione e che prevede l’eliminazione della distinzione fra treni Intercity, Eurostar e Alta velocità. Ciò significa che per quanto riguarda l’indennità da ritardo, queste tre categorie di treni vengono inserite tutte all’interno della stessa definita “Trasporti nazionali di media e lunga percorrenza e trasporto internazionale”.

Si tratta di una riorganizzazione del sistema dei trasporti europeo. Per le indennità da ritardo le nuove condizioni generali prevedono che la prassi di rimborso per motivi non legati alle inadempienze dell’utente non debba tenere conto delle differenze nei prezzi dei biglietti, della lunghezza del viaggio o del tempo di attesa.

Si prevederà quindi un rimborso spese per quei treni nazionali e regionali che in passato non ne prevedevano, si allunga il lasso di tempo entro il quale scatta la richiesta di rimborso per gli Eurostar (prima previsto per 26 minuti, ora esteso a 60) e si sintetizza in un’unica formula la procedura per la richiesta dell’indennità da ritardo.

In caso di ritardo saranno queste le regole valide per tutte e tre le categorie di treni: riconoscimento di un’indennità da ritardo da ottenere in bonus o in denaro pari al 25% dell’importo del biglietto per ritardi tra i 60 e i 119 minuti, pari al 50% dell’importo per i ritardi superiori a 120 minuti mentre, in caso di attesa superiore a un’ora il rimborso sarà, a seconda delle condizioni, integrale o parziale.

Per quanto riguarda il trasporto regionale, invece, le novità vanno soprattutto a favore dei passeggeri, visto che finora il rimborso previsto era minimo o nullo: tenendo conto delle modalità previste dai Contratti di Servizio e in relazione alle specificità proprie dei biglietti e degli abbonamenti regionali, per biglietti a fascia chilometrica, si prevede un’indennità pari alla cifra dovuta nel caso dei trasporti di media e lunga percorrenza. Il che prima di domenica 13 non sarebbe avvenuto.