Treviso, bimbo caduto dal balcone per lanciare le chiavi: gravissimo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Agosto 2016 - 09:54 OLTRE 6 MESI FA
Treviso, bimbo precipita da terzo piano: è gravissimo

bimbo precipita da terzo piano: è gravissimo

TREVISO – Un bambino di 4 anni è precipitato dalla finestra al terzo piano di un condominio in piazzale Pistoia a Treviso. Una caduta, ricostruiscono gli inquirenti, dovuto al fatto che il piccolo avrebbe lanciato dal balcone le chiavi per darle alla mamma visto che era rimasto chiuso nella sua cameretta con la sorella e non riusciva più ad aprire la porta.

Il bimbo, riporta il Gazzettino, di nazionalità nigeriana, molto probabilmente stava giocando in camera e, per motivi ancora da capire, si sarebbe chiuso nella stanza. Ora è ricoverato in gravi condizioni. Scrive Fabio Poloni su La Tribuna di Treviso:

Fratellino di quattro anni e sorella di sei si erano chiusi a chiave in camera. Forse per gioco, oppure per sbaglio. Poi, però, non riuscivano più ad aprire la porta. La mamma, dal corridoio, ha consigliato: gettate le chiavi dalla finestra, così le recuperiamo giù e poi apriamo da fuori. LEGGI ANCHE: 2_WEB Bimbo caduto dalla finestra: è in condizioni gravissime ma stabili Il piccolo ricoverato al Ca’ Foncello in fin di vita dopo un volo di undici metri Dubbi sull’accaduto, tracce di sangue in casa e finestre subito chiuse La tragedia di venerdì alle Stiore è iniziata così. Il bimbo di quattro anni, dopo il lancio delle chiavi dalla finestra della sua cameretta al terzo piano del condominio del “Gazzettino” – forse le ha tirate lui, forse la sorella – si è sporto per guardare la traiettoria. Curiosità fatale: il piccolo si è sbilanciato, volando per circa dieci-undici metri e cadendo rovinosamente sull’asfalto del cortile antistante i garage condominiali. È tuttora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Ca’ Foncello, ma secondo fonti vicine alla famiglia ci sarebbe stato qualche miglioramento e il piccolo potrebbe aver passato le ore più difficili e delicate. Prudenza d’obbligo, la prognosi resta riservata.