Treviso: tabaccaia rapinata otto volte scrive un libro

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Giugno 2016 - 11:50 OLTRE 6 MESI FA
Treviso: tabaccaia rapinata otto volte scrive un libro

Treviso: tabaccaia rapinata otto volte scrive un libro

TREVISO – Otto rapine negli anni: otto episodi di violenza, soprattutto psicologica. E così una tabaccaia di San Fior, provincia di Treviso, ha deciso di pubblicare un libro per aiutare le vittime di violenza, di qualunque tipo. Un libro che l’ha aiutata a metabolizzare e superare lo spavento e l’angoscia. Scrive La Tribuna di Treviso:

L’ultima rapina l’ha subita in casa nello scorso mese di ottobre e le aveva fatto tornare l’angoscia vissuta già in passato. La tabaccaia ha voluto convogliare le sue inquietudini in qualcosa di positivo, e così, alcune notti insonni sono trascorse a scrivere un libro, nato dalla sua istintività e genuinità. La penna, o meglio la tastiera del computer «andava in automatico», nel racconto della sua vita e degli incubi, da cui, non senza difficoltà, è riuscita a risollevarsi. Come quando il 31 dicembre 2012 fu rapinata da un commando che fece irruzione nel suo negozio. Un individuo le strinse un braccio intorno al collo e le puntò sul fianco una pistola. Nel libro la tabaccaia ricorda le ore vissute poco dopo, mentre tutti festeggiavano Capodanno. «Cammino avanti ed indietro, piango e cammino, non so per quanto tempo, ma vado avanti così finchè i botti, che sento intorno a me, mi destano dal mio stato di semi incoscienza e mi fanno capire che la mezzanotte è arrivata», scrive la donna, «fine dell’anno vecchio ed inizio di quello nuovo. Mi manca un abbraccio, uno di quelli che mi dava la mia mamma quando ero piccola. L’abbraccio di quando avevo paura del buio, quello di quando cadevo e mi sbucciavo le ginocchia. L’abbraccio che ti fa sentire al sicuro».Ora la tabaccaia Carla De Conti sta attendendo la risposta dalle autorità per la richiesta del porto d’armi. Ma attende anche un editore pronto a dare vita al suo libro e appoggiare la battaglia a favore delle donne vittime di violenza sia all’interno delle mura di casa che nel luogo di lavoro.