Trissino, blitz alla Miteni: manifestanti ne chiedono la chiusura per lo scandalo Pfas

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Marzo 2017 - 15:29 OLTRE 6 MESI FA
Trissino, blitz alla Miteni: manifestanti ne chiedono la chiusura per lo scandalo Pfas

Trissino, blitz alla Miteni: manifestanti ne chiedono la chiusura per lo scandalo Pfas (Foto Ansa)

TRISSINO (VICENZA) – Blitz allo stabilimento della Miteni di Trissino (Vicenza), l’azienda al centro di un caso di inquinamento delle acque. Sabato mattina, intorno alle 10:30, un gruppo di cinquanta persone con indosso tute bianche e il volto coperto ha sfondato la rete perimetrale dell’azienda e ha fatto irruzione, srotolando striscioni e accendendo fiaccole e fumogeni.

Al centro della protesta, le sostanze tossiche prodotte proprio dalla Miteni che, fino al 2011, sarebbero state sversate in due torrenti, contaminando il bacino di Agno e Fratta Gorzone. Le sostanze inquinanti (Pfas, sostanze perfluoro alchiliche), risalendo la catena alimentare, potrebbe essere presente nel sangue dei 350mila abitanti di un area che comprende le province di Verona e Padova ed ha come epicentro Vicenza.

I carabinieri hanno inseguito i manifestanti nelle zone circostanti, mentre l’impianto è stato messo in sicurezza. immediatamente in sicurezza. L’amministratore delegato di Miteni, Antonio Nardone, ha ringraziato i lavoratori per non avere reagito alle provocazioni, mantenendo la calma durante l’incursione e operando in modo ineccepibile per la sicurezza di tutti. “Nardone, fa sapere la Miteni in una nota, ha stigmatizzato l’azione gravissima, evidentemente organizzata da tempo, punto estremo di un clima di tensione costruito ad arte negli ultimi mesi”.

(Foto Ansa)