“Uccise la ex”: Mario Broccolo condannato a 25 anni

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Ottobre 2015 - 12:18 OLTRE 6 MESI FA
"Uccise la ex": Mario Broccolo condannato a 25 anni

Alessandra Iacullo

ROMA – E’ stato condannato a 25 anni di carcere Mario Broccolo, il pittore di 50 anni di Ostia che nel maggio 2013 confessò l‘omicidio di Alessandra Iacullo, baby sitter di 30 anni e sua ex fidanzata. 

Venticinque anni di carcere, uno per ogni coltellata che uccise Alessandra la sera di giovedì 2 maggio del 2013. Il corpo della ragazza, a bordo del suo scooter, venne ritrovato poco dopo. All’inizio si pensò ad un incidente. Invece sul suo corpo c’erano venticinque coltellate.

Dopo una settimana di indagini si arrivò, come nel caso di molte altre donne ammazzate, ad arrestate il compagno. A Mario Broccolo gli inquirenti arrivarono grazie ai tabulati telefonici e al test del Dna, lo stesso rilevato sul fodero di un coltello trovato il giorno dopo l’omicidio a pochi metri dalla scena del delitto. Broccolo aveva anche precedenti per molestie, oltre al vizio della cocaina, secondo quanto scrive Adelaide Pierucci sul Messaggero, e una condanna a 18 anni per un altro omicidio. 

 

Nonostante questi precedenti, il giudice ha deciso di concedere a Brozzolo le attenuanti generiche, che hanno ridotto la pena richiesta dal pubblico ministero da 30 a 25 anni.

Racconta Pierucci sul Messaggero:

 

“Il pittore col vizio della coca (…) ha assistito alla lettura della sentenza a testa alta, mentre la madre della vittima si è lasciata andare in un pianto liberatorio: «Va bene così. Mi basta saperlo in carcere. Non riesco a perdonarlo».

«Broccolo non merita sconti» ha concluso il pm, «ha ucciso in preda a un raptus perché si è sentito offeso nel suo orgoglio davanti a tutti nel quartiere. Quella sera Alessandra lo aveva umiliato in un bar. E lui già provava risentimento per lei che da giorni lo premeva per riavere 150 euro».

Una novità questa emersa nelle ultime udienze da un sms della vittima: «Disgraziato. Mi hanno fatto sparire anche il motorino per colpa tua. Ridammi quei soldi. Li rivogliono». Broccolo ha assistito ad ogni udienza, in silenzio. Non si è lasciato interrogare. L’avvocato Gianluca Anastasio, ora punta all‘appello: «Ci sono troppi nodi irrisolti».