Udine, martellano la porta e rubano un cambiamonete: la fuga dei ladri VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Marzo 2017 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA
Udine, martellano la porta e rubano un cambiamonete: la fuga dei ladri VIDEO

Udine, martellano la porta e rubano un cambiamonete: la fuga dei ladri VIDEO

UDINE – Hanno preso a martellate la porta della tabaccheria nel quartiere Cussignacco, a Udine, e poi hanno caricato in spalla il cambiamonete fuggendo con il bottino. Il rocambolesco furto con scasso e fuga è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza della tabaccheria e pubblicato sul web.

Anna Rosso sul quotidiano Il Messaggero Veneto scrive che i due ladri sono arrivati nel cuore della notte in via Veneto, hanno impugnato un martello da demolizione e hanno sfondato la porta della tabaccheria, strappando poi i fili del cambiamonete. Il furto è avvenuto intorno alle 3.30 del mattino del 15 marzo e i due avevano il volto celato dai cappucci:

“I ladri non hanno avuto alcun timore: hanno scelto come obiettivo un’attività nel centro del paese, un punto vendita protetto da un impianto d’allarme all’avanguardia (tanto che è entrato in funzione anche il sistema di generazione della nebbia, un’apparecchiatura che viene installata proprio per impedire ai banditi di orientarsi in un ambiente chiuso durante un furto) e sorvegliato da telecamere interne ed esterne, comprese quelle della banca vicina.

«Sono andati dritti al cambiamonete – racconta Salvatore Petrelli, che gestisce la tabaccheria di via Veneto dal 2012 – e non hanno mostrato interesse per null’altro. Si sono mossi una tale sicurezza (sapevano che il cambiasoldi era posizionato in una rientranza del negozio e si sono diretti lì) che è naturale pensare che abbiano fatto prima un accurato sopralluogo. Non hanno toccato nè il registratore di cassa, nè le sigarette, nè le slot. Prima di sfondare la porta sono rimasti sul lato dell’edificio, dalla parte della Circoscrizione, forse ad aspettare un momento in cui non passava nessuno o forse volevano solo controllare l’eventuale presenza di vie di accesso più vulnerabili»”.