Un cibo su 3 fuorilegge, 1 ristorante su 2 fuori norma per veleni e conservanti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2014 - 11:17 OLTRE 6 MESI FA
Un cibo su 3 fuorilegge, 1 ristorante su 2 fuori norma per veleni e conservanti

Un cibo su 3 fuorilegge, 1 ristorante su 2 fuori norma per veleni e conservanti

ROMA – Un cibo su 3 è fuorilegge, perché contiene veleni e conservanti non consentiti. Un ristorante su 2 invece è fuori norma. Dall’inizio del 2014 i carabinieri del Nas hanno sequestrato oltre 1,5 milioni di chili di cibo “irregolare” e chiuso 412 delle strutture controllate, per un valore totale di oltre 192 milioni di euro. Ben poco in confronto a oltre 1 miliardo di euro di valore dei sequestri effettuati dal 2012 ad oggi.

Questo il bilancio che emerge dai controlli dei nuclei di antisofisticazione dei carabinieri, scrive Fiorenza Marzanini sul Corriere della Sera, riassunti nel dossier firmato da Cosimo Piccinno:

“Sono oltre 90mila i controlli effettuati tra il 2012 e il 2014, 31mila esercenti non hanno superato il test. Su circa 12mila allevamenti di bovini e ovini sono quasi 4mila i fuorilegge. Stessa media si registra nel settore delle farine e dei pastifici con 6mila e 500 locali non in regola a fronte di 17mila e 500 verifiche effettuate. Un trend confermato in questi primi cinque mesi dell’anno in corso con 703 allevamenti trovati non in regola sugli oltre 2.400 ispezionati e più di 1.500 pastifici sanzionati sui 4.387 visitati”.

E nella ristorazione sono il 50% gli esercizi commerciali “irregolari”, scrive la Sarzanini:

“Tra il 2012 e il 2014 sono stati verificati ben 27.419 locali pubblici e 11.524 avevano commesso almeno una violazione delle norme. Tra gennaio e il 15 maggio scorso sono su 2.818 ristoranti sono 1.379 quelli che non hanno superato l’esame”.

Il cibo finisce così nel mirino della criminalità organizzata, con veleni e conservanti proibiti e nocivi per la salute che vengono comunque utilizzati, spiega la Sarzanini:

“A Parma i carabinieri hanno sequestrato «2.300 prosciutti ottenuti da animali alimentati con rifiuti» a Palermo sono stati denunciati 23 macellai che vendevano «carne trattata con Ione solfito che la faceva diventare rossa e sanguinolenta», in quattro Regioni – Puglia, Marche, Emilia Romagna e Veneto – sono stati sequestrati centinaia di litri di Cafodos e tonnellate di pesce spada e tonni. Nel dossier si sottolinea come «il Cafodos è un additivo che viene mescolato con il ghiaccio e dopo qualche secondo diventa invisibile alle analisi di laboratorio. Ha un effetto miracoloso: consente di dare freschezza apparente al prodotto, ma all’interno generalmente è già marcio»”.

E ancora olio di soia colorato perché sembri olio di oliva, mentre a Napoli viene contraffatto lo champagne:

“Ma il vero capolavoro della contraffazione è stato scoperto dal Nas di Napoli con migliaia di bottiglie di Champagne Moët & Chandon, Veuve Clicquot Pondsardin e Bollinger già sistemate sugli scaffali di numerose enoteche e supermercati in un traffico internazionale gestito dalla criminalità organizzata. Prodotti pressoché identici agli originali con tanto di bollini adesivi, imballaggi, tappi, collarini, cliché dei marchi, timbri e attrezzature per l’imbottigliamento. Il valore del sequestro supera i due milioni di euro e sono ancora in corso controlli sui collegamenti con i mercati stranieri come la Spagna, il Portogallo, la Francia e l’Inghilterra”.

Nel commercio illegale di cibo rimane l’ombra della camorra, scrive la Sarzanini:

“Il Nas ha anche accertato che adesso sono in vendita medicinali che per l’assunzione necessitano di un costante controllo medico e invece vengono immessi sul mercato senza alcun controllo anche se si tratta di antidepressivi, antiasmatici, antiepilettici e addirittura farmaci contro il cancro che, come è stato denunciato dai vertici dell’Aifa, vengono commercializzati in un mercato illegale dalle famiglie di camorra”.