Valentina Pilato, madre della neonata morta a Palermo: indagata per infanticidio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2014 - 14:54 OLTRE 6 MESI FA
Valentina Pilato, madre della neonata morta a Palermo: indagata per infanticidio

Valentina Pilato (Foto Facebook)

PALERMO – Valentina Pilato, la mamma della neonata trovata nel cassonetto e morta a Palermo, è indagata per infanticidio. La donna, 30 anni e originaria di Palermo ma residente a Gemona in Friuli, aveva nascosto la gravidanza alla famiglia. Al momento del parto, avvenuto da sola e in casa, la Pilato ha pensato che la piccola fosse morta e l’ha abbandonata in un cassonetto. Poi nel pomeriggio si è consegnata in ospedale, dove è stata curata per una emorragia.

Cristan Rigo sul Messaggero Veneto scrive:

“Agli investigatori, ancora in stato confusionale, avrebbe raccontato di avere partorito da sola in casa e di avere deciso di gettare la piccola in un cassonetto perchè la credeva morta, non sentendo più i battiti del cuore. La donna, che ha 30 anni, è madre di tre bimbi di 2, 6 e 8 anni. Il marito, militare dell’esercito di 34 anni, rintracciato ieri dai carabinieri a Gemona dovrebbe arrivare oggi (25 novembre, ndr) a Palermo.

Intanto, sul corpo della neonata il pubblico ministero Nino Di Matteo ha disposto l’autopsia, che sarà eseguita probabilmente nel pomeriggio. La piccola pesava 3.4 chilogrammi ed è stata trovata ieri mattina intorno alle 11 da un clochard che rovistava in un cassonetto in via Ferdinando Di Giorgi a Palermo”.

La donna si è presentata all’ospedale Cervello di Palermo con una grave emorragia accompagnata dal cognato:

“«La paziente sta bene, è robusta, in buona salute e in questo momento lucida – ha detto il medico del reparto di ginecologia Francesco Labate – questa notte ha subito un piccolo intervento all’utero. A quanto pare è stato il cognato a convincerla a venire in ospedale. La donna, da quanto ci risulta, avrebbe nascosto a tutti la gravidanza: la famiglia non sapeva nulla ed è sconvolta». Gli investigatori sospettano che la donna abbia progettato il viaggio a Palermo proprio per partorire lontano dal consorte. «La donna – ha concluso il medico – ci ha raccontato che subito dopo aver abbandonato la figlia ha avuto un ripensamento ed è tornata per riprenderla, ma ha avuto paura vedendo la folla accorsa nel frattempo»”.

Questa storia ha scosso la comunità di Gemona e il sindaco Paolo Urbani ha dichiarato:

“«In paese c’è incredulità per quanto è successo. La famiglia non era conosciuta. Non era seguita dai servizi sociali, era una situazione che non presentava caratteristiche di difficoltà. Ora partecipiamo con il cuore in mano a questo dramma. La porta del Comune è sempre aperta. Seguiremo la vicenda con attenzione e siamo pronti a dare una mano in caso di bisogno, come stiamo facendo con tutti in questi momenti di difficoltà e crisi economica»”.