Venezia, Mose: posata la prima diga. Anche New York lo userà

Pubblicato il 20 Giugno 2013 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA
Venezia, Mose: posata la prima diga. Anche New York lo userà

Venezia, Mose: posata la prima diga. Anche New York lo userà

VENEZIA – Mose: posata la prima diga. Anche New York lo userà. Il Mose proteggerà Venezia dall’acqua alta fino a tre metri: la prima pietra, anzi la prima diga, è stata posata. Nel 2015, la 78sima diga completerà l’opera. Si dovrebbe usare il condizionale, visto che dal primo preventivo del 1988 di acqua sotto i ponti ne è passata, mentre il prezzo lievitava di 4 volte (siamo arrivati a 5,5 miliardi).

Non saranno d’accordo gli ambientalisti e che temono per l’ecosistema lagunare e gli scettici, come l’ex sindaco Massimo Cacciari, che un’operazione faraonica come il Modulo Sperimentale Elettromagnetico sia davvero utile alla città. Nel 1966 un’ondata di acqua alta 194 cm. allagò completamente Venezia. Spiega come funzionerà Alessandro Gonzato su Libero:

Le paratoie, posizionate alle tre bocche di porto – Lido, Malamocco e Chioggia – in normali condizioni di marea rimarranno appoggiate al fondale, piene d’acqua, per poi essere svuotate e innalzate grazie all’im – missione di aria compressa in caso di necessità, quando la marea sarà superiore ai 110 centimetri, anche se di fatto potranno essere azionate in qualsiasi momento. Le dighe verranno sollevate per proteggere la laguna separandola dal mare

Al capo opposto dei No Mose c’è invece il sindaco Michael Bloomberg che per la sua New York adotterà lo stesso sistema di paratie mobili per preservare la città dalle maree. Disposte a Brooklyn costeranno una ventina di miliardi di dollari. La notizia possiamo leggerla anche come una piccola rivincita di Luigi Zanda, oggi capogruppo al Senato del Pd, ieri, per nove anni, presidente del Consorzio titolare del progetto Mose. Fino alle sue dimissioni nel 1995, quando i ritardi, i vincoli burocratici, l’intermittente appoggio politico, lo costrinsero a gettare la spugna.