Venezia, troppi turisti. Vaporetti, salgono prima residenti

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Aprile 2016 - 08:15 OLTRE 6 MESI FA
Venezia, troppi turisti. Vaporetti, salgono prima residenti

Venezia, troppi turisti. Vaporetti, salgono prima residenti

VENEZIA – Venezia, troppi turisti. Sui vaporetti si cambia: prima salgono i residenti, dopo gli altri. Succederà da giugno, spiega Francesco Furlan su la Repubblica, in otto fermate, le più frequentate: Santa Chiara, la stazione ferroviaria di Santa Lucia, Rialto, , San Marco, le isole di Lido, Murano e Burano, e Punta Sabbioni.

Basterà esibire la carta Venezia Unica Oro, che dimostra che si abita nel centro storico oppure che lo si frequenta per motivi di studio o lavoro, e si avrà l’accesso prioritario ai vaporetti, solitamente gremiti di turisti, che invece dovranno fare una fila diversa, e attendere che prima siano saliti tutti i residenti.

“Anche questo è un modo per salvare la città e renderla più vivibile”, spiega il sindaco, Luigi Brugnaro, dopo aver messo a fuoco il progetto nella riunione con i vertici di Actv, la società del trasporto pubblico locale.

Nel 2015, continua Furlan su la Repubblica, i vaporetti veneziani hanno trasportato 70 milioni di passeggeri in un centro storico in cui 55mila residenti convivono con 30 milioni di turisti armati di zaini ingombranti, pesanti valigie e macchine fotografiche a tracolla.

“Un lavoratore che esce da una vetreria di Murano dopo otto ore al forno o una mamma che corre per andare a prendere il figlio all’asilo – aggiunge il sindaco – devono poterlo fare senza doversi accalcare con le comitive e senza il rischio di ritardi. Non si tratta di una discriminazione nei confronti dei turisti, ma di far funzionare meglio Venezia”.

Brugnaro, in realtà, non è il primo sindaco a provare questo metodo. Già Massimo Cacciari tentò, senza successo, nel 2007. Istituì dei vaporetti solo per veneziani, ma tra costo e percorso l’inaziativa fallì.

 

Nel 2013 Giorgio Orsoni studiò un accesso prioritario per i residenti a Rialto, ma ci rinunciò perché negli imbarcaderi non c’era lo spazio necessario.

Adesso molti pontili sono raddoppiati, si tenta di nuovo. Sperando di non infastidire troppo i turisti, che comunque, oltre al caos e ai disagi, portano anche tanti soldi alla città. Basti un esempio: per viaggiare sui vaporetti pagano 7,50 euro per un biglietto di corsa semplice. I veneziani pagano 1,50 euro.