Viadana. Furto in oreficeria da 70mila euro: ladri avevano fatto calco della chiave

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Novembre 2016 - 11:28 OLTRE 6 MESI FA
Viadana. Furto in oreficeria da 70mila euro: ladri avevano fatto calco della chiave

Viadana. Furto in oreficeria da 70mila euro: ladri avevano fatto calco della chiave

MANTOVA – Hanno fatto il calco della chiave di una oreficeria fingendosi due clienti e poi sono tornati qualche giorno dopo, mettendo a segno un furto e portandosi a casa un bottino da 70mila euro. I due malviventi hanno preso di mira il laboratorio di oreficeria di via Sanfelice a Viadana, in provincia di Mantova, e sono fuggito con gioielli, oro e preziosi, ma anche con una pistola.

Il quotidiano La Gazzetta di Mantova scrive che la vittima è l’oreficeria Luca Orefice, dove sono stati rubato pezzi artigianali per un valore di 70mila euro e una pistola automatica calibro 7,65 che era regolarmente detenuta dal titolare del negozio. Il furto, racconta il Orefice, è avvenuto durante la pausa pranzo:

“«Avevo chiuso il laboratorio alle 12.21 – precisa l’orafo Luca Orefice – ed ero andato a mangiare. Alle 13.30 è squillato l’allarme e sono corso. Quando sono arrivato ho visto che la porta era regolarmente chiusa. Ho subito pensato ad un falso allarme, ma quando sono entrato ho immediatamente capito che cosa era successo». Nel laboratorio i classici segni del passaggio dei ladri, primo fra tutti la cassaforte aperta e svuotata”.

Orefice ha spiegato che una decina di giorni prima del furto delle persone sospette si erano presentate al suo laboratorio:

“«Devono aver fatto un sopralluogo e se ci penso forse so anche quando. Una decina di giorni fa sono venute delle persone sospette. In quella occasione devono aver fatto il calco della chiave della porta e devono avermi manomesso anche i sensori dell’allarme, che ho trovato girati in malomodo».

Orefice sostiene anche che per aprire la cassaforte la banda deve aver rovistato dappertutto, trovando la chiave in un luogo nascosto. «Non so – riprende l’orafo – forse il giorno del sopralluogo hanno visto che mi spostavo per prendere la chiave e hanno intuito dove fosse nascosta. Mi hanno portato via tutto, tutti i pezzi che avevo prodotto con le mie mani, più altre collane acquistate dai miei fornitori»”.