Villongo, terzo caso di meningite dopo morte Veronica Cadei: vaccino gratuito per tutti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Dicembre 2019 - 20:58| Aggiornato il 25 Dicembre 2019 OLTRE 6 MESI FA
Villongo, terzo caso di meningite in poche settimane: vaccino gratuito

Foto archivio ANSA

ROMA – Terzo caso di meningite a Villongo, in provincia di Bergamo. Dopo la morte di Veronica Cadei, 19enne stroncata da una meningite fulminante in poche ore, nella città si sono registrati già altri due casi. In particolare un uomo di 36 anni è ricoverato in condizioni gravi ma stazionarie. Per questo motivo è scattata la profilassi nel paese e i cittadini di Villongo tra i 18 e i 50 anni hanno accesso al vaccino gratuito.

Solo a inizio dicembre Veronica è morta per aver contratto il meningococco C. L’infezione non le ha lasciato scampo e ora altre due persone, tutte di Villongo, sono sate contagiate. Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats di Bergamo, ha sottolineato che non si tratta di una epidemia: “Stiamo facendo tutte le verifiche necessarie su come si sono sviluppati i contagi fino alle verifiche sul genoma del batterio meningococco C che ha contagiato le tre persone di Villongo (Bergamo). Ma è necessario rimarcare che non siamo davanti a una situazione di epidemia”.

Intanto l’Ats ha concordato con Regione e l’Asst Bergamo Est la campagna vaccinale su tutto il paese. ​A seguito dell’allarme scattato a Villongo dopo il terzo caso di abitanti che hanno contratto il meningococco C, l’Ats di Bergamo con Regione Lombardia e il Comune di Villongo, questa mattina ha ultimato le operazioni per rendere operativo un centro vaccinale aggiuntivo, proprio a Villongo: da venerdì 27 dicembre sarà operativo nei locali del Comune dalle 12 alle 18.

“Confermiamo che il vaccino anti meningococco C sarà gratuito per tutti gli abitanti dai 18 ai 50 anni – sottolinea il direttore generale dell’Ats di Bergamo, Massimo Giupponi – coinvolgeremo anche diverse associazioni di Villongo per garantire una informazione capillare sulla prevenzione destinata agli abitanti del paese: una sorta di ‘porta a porta’ perché non si diffonda il panico. Non c’è alcuna epidemia”. (Fonte ANSA e AGI) 1