Vincenzo Maruccelli, ex agente di polizia penitenziaria, uccide la figlia di 25 anni e poi tenta il suicidio nel piazzale del Commissariato di Sulmona

Pubblicato il 25 Agosto 2009 - 16:41 OLTRE 6 MESI FA

L’agente di polizia penitenziaria Vincenzo Maruccelli, di 54 anni, ha esploso alcuni colpi di pistola contro la figlia Irene, 25 anni, colpendola alla testa e uccidendola.

L’arma non era quella di ordinanza, che gli era stata ritirata dopo una relazione sul suo stato di salute mentale. Sulla vicenda la procura di Sulmona ha disposto il più stretto riserbo. La donna uccisa conviveva con il fidanzato dal quale aveva avuto una bambina di 2 anni. L’uomo ha sparato alla figlia nella propria abitazione di Bagnaturo, frazione di Sulmona, di fronte alla moglie.

Poi, nel piazzale del Commissariato, ha anche rivolto la pistola contro se stesso, ma l’intervento degli agenti lo ha fatto desistere dal proposito di togliersi la vita. La figlia è morta poco dopo l’arrivo dei sanitari del 118. Il suo corpo è stato trasferito nell’obitorio dell’ospedale di Sulmona. La causa dei cattivi rapporti tra il padre e la ragazza era l’uso frequente di stupefacenti da parte della giovane. Le indagini partiranno proprio da questo particolare.