Vittorio Emanuele: “Chiederò i danni allo Stato. Il pm Woodcock? Più abile di Hitler”

Pubblicato il 28 Settembre 2010 - 16:24 OLTRE 6 MESI FA

Vittorio Emanuele di Savoia

”Woodcock? Nel 2006 mi ha fatto prelevare con un tranello ed è stato più abile di Hitler che nel 1943 aveva cercato di farmi rapire in Svizzera”. Dopo che il tribunale di Roma l’ha assolto dall’accusa di essere a capo di un’organizzazione attiva nel gioco d’azzardo illegale, Vittorio Emanuele di Savoia racconta sul settimanale Oggi, in edicola domani, quattro anni di indagini e processi e annuncia che chiederà i danni allo Stato.

”E’ la fine di un incubo – ha dichiarato l’erede di casa Savoia – ma ancora non mi capacito del perché qualcuno abbia voluto infliggere tutta questa sofferenza a me e ai miei cari. Io e la mia famiglia abbiamo patito danni enormi. La notizia del mio arresto ha fatto il giro del mondo, sono stato presentato come il capo di una banda di malfattori ma ora sappiamo che era tutto un castello in di carte senza l’ombra di una prova. E’ chiaro che farò causa per ottenere un risarcimento. Non ho idea di quanto potrò ottenere. Ma mi accontenterei se lo Stato italiano consentisse di portare le salme di mio padre e di mia padre al posto che gli spetta, nel Pantheon”.

Nell’intervista Vittorio Emanuele spende parole di simpatia per i detenuti, gli agenti e il direttore del carcere di Potenza dove venne detenuto per una settimana nel giugno 2006 prima di ottenere gli arresti domiciliari. E del pm Henry John Woodcock dice: ”oggi per lui non nutro nessun rancore, solo un senso di pena. Sarei felice se il mio caso diventasse il punto di svolta nel modo di condurre le inchieste in Italia”.