Vittorio Missoni, giallo dell’aereo. I sommozzatori: “Trovati solo tre corpi”

di Elisa D'Alto
Pubblicato il 17 Ottobre 2013 - 17:28 OLTRE 6 MESI FA
I resti dell'aereo su cui viaggiava Vittorio Missoni

I resti dell’aereo su cui viaggiava Vittorio Missoni

CARACAS – Erano in sei su quell’aereo, quattro passeggeri e due piloti. Ma i resti trovati nel mare venezuelano di Los Roques potrebbero appartenere a solo tre persone. E’ quello che i sommozzatori sembrano aver trovato nell’aereo inabissatosi lo scorso 4 gennaio nelle acque di Los Roques con a bordo Vittorio Missoni, Maurizia Castiglioni, Guido Foresti, Elda Scalvenzi e i due piloti. Lo hanno riferito all’Ansa fonti di Caracas che seguono le operazioni di recupero del relitto.

“Le operazioni sono in corso, si sta procedendo all’esame dei resti che sono stati trovati a 70-75 metri, il punto dove il relitto è stato trovato ormai qualche settimana fa”, affermano le fonti di Caracas precisando che comunque le operazioni di recupero non sono semplici.

Potrebbe mancare qualcuno all’appello? Oppure, semplicemente, ancora troppo indietro l’analisi di quei resti recuperati per stabilire con certezza a chi appartengano dopo quasi un anno di permanenza in mare?

Intanto nel mare del Venezuela sono partite anche le operazioni di recupero del relitto del velivolo per stabilire le cause dell’incidente, se si sia trattato di un errore umano o di un’avaria tecnica. L’aereo sul quale viaggiavano Missioni e i suoi amici era scomparso il 4 gennaio scorso ed era stato individuato nel giugno scorso grazie alle tecnologie della nave oceanografica americana Deep Sea. Il relitto si trova nelle acque a Nord dell’Arcipelago di Los Roques.

E’ la Sea, compagnia esperta in esplorazioni petrolifere, quella che ha recuperato i resti di tre persone a bordo del relitto dell’Islander Yv2615. A darne notizia è Giorgio Serloni, imprenditore italiano che da anni vive a Grand Roque. La stessa compagnia, tra l’altro, nel 2000 aveva partecipato al recupero del sottomarino nucleare russo Kursk.