Why Not, nessun complotto contro De Magistris: tutti assolti

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2016 - 17:55 OLTRE 6 MESI FA
Why Not, nessun complotto contro De Magistris: tutti assolti

Why Not, nessun complotto contro De Magistris: tutti assolti

SALERNO – Inchieste Why Not e Poseidone, nessuno complottò contro il pm Luigi De Magistris: tutti assolti perché il fatto non sussiste. E’ la sentenza dei giudici del Tribunale di Salerno per i sei imputati nel processo basato sull’ipotesi che le inchieste “Why not” e “Poseidone” condotte dall’attuale sindaco di Napoli Luigi de Magistris quando era pubblico ministero di Catanzaro fossero state sottratte all’allora sostituto procuratore sulla base di un complotto.

Sono stati quindi assolti Salvatore Murone, ex procuratore aggiunto di Catanzaro, Giancarlo Pittelli, avvocato e parlamentare, ex coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria; Giuseppe Galati, ex sottosegretario alle Attività produttive (oggi esponente parlamentare del gruppo Ala); Antonio Saladino, ex presidente della Compagnia delle opere della Calabria; Dolcino Favi, ex procuratore generale facente funzione a Catanzaro, e l’avvocato Pierpaolo Greco.

Il processo ha affrontato la vicenda del presunto complotto che nel 2007 culminò nella sottrazione all’allora pm di Catanzaro De Magistris delle inchieste “Why Not” e “Poseidone”.  Secondo l’accusa, autori del complotto furono magistrati, imprenditori e politici legati da rapporti di amicizia e accomunati dal desiderio di voler fermare il lavoro del pm napoletano in servizio in Calabria.

Secondo l’accusa le persone rinviate a giudizio a Salerno avrebbero messo in atto una serie di attività per bloccare l’operato del pm De Magistris. In particolare, per quanto riguarda l’inchiesta “Poseidone” avrebbero cercato di fermare l’azione del pm su presunti illeciti nella gestione del settore della depurazione in Calabria, e nell’inchiesta “Why not” avrebbero contrastato le indagini su un presunto comitato politico affaristico istituzionale che avrebbe gestito illecitamente buona parte dei fondi pubblici destinati alla regione.