Stop voli Windjet, è panico. Passeggeri smistati… pagando da 80 a 250 € in più

Pubblicato il 12 Agosto 2012 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Prima era solo paura, ora è certezza: tutti i voli della Windjet sono stati annullati dalla mezzanote dell’11 agosto e i 300mila passeggeri che avevano già comprato un biglietto da qui a ottobre sono rimasti con un pezzo di carta straccia in mano. Ora, grazie a un piano d’emergenza dell’Enac, potranno cambiare il proprio viaggio appoggiandosi a un’altra compagnia (cinque in tutto: Alitalia, Meridiana, Livingston, Blue Panorama e Neos). Ma siccome al mondo nulla è gratis, per farlo dovranno pagare altri soldi: si va dagli 80 euro in più a testa (50 euro più le tasse) a cifre record come 250 euro a testa per il cambio e dovranno anche viaggiare di notte. Particolare, quello del sovraprezzo, che ha fatto saltare sulla sedia le associazioni dei consumatori, che promettono battaglia, e il Codacons che sta pensando a una class action.

Alcune compagnie promettono prezzi fissi e vantaggiosi per chi non ha un volo. EasyJet, come altre compagnie, mette a disposizione dei passeggeri di Wind Jet il cui volo sia stato cancellato, una tariffa fissa o agevolata per volare da domenica 12 fino a venerdì 17 agosto incluso. Potranno usufruire di questa tariffa – si legge in una nota della compagnia – coloro che hanno biglietti per le tratte Milano-Palermo, Milano-Catania e Roma-Palermo (e viceversa).    Tutti i possessori di un biglietto Wind Jet potranno chiamare il call centre easyJet in lingua italiana al numero 199 201 840 o in lingua inglese al numero 0044 843 104 5454.

Ma negli aeroporti è caos: duecento turisti, ad esempio, sono bloccati nello scalo romano di Fiumicino dalla notte di sabato 11 agosto. Hanno trascorso la notte dormendo su giacigli di fortuna, sui pavimenti e sulle poltrone dell’aeroporto. Ad assisterli la società di gestione dello scalo e le forze dell’ordine. Tra i turisti anche diversi bambini.

Il resto dei passeggeri con biglietto Windjet si rivolgono, spazientiti e amareggiati, ai banchi di altre compagnie o della Flight Care per avere informazioni e cercare il primo volo utile per essere riprotetti. “Non sappiamo cosa dobbiamo fare – afferma un viaggiatore siciliano, che era diretto con moglie e bambini a Catania con il volo soppresso delle 13.50 – abbiamo saputo nella tarda serata di ieri che c’era il fermo totale. Siamo venuti stamattina in aeroporto ma non abbiamo indicazioni ed ora ci siamo rivolti ai banchi Alitalia per vedere di poter partire stasera, anche se non mi va giù l’idea di dover pagare un supplemento. Come siciliano sono molto dispiaciuto per lo stop della Wind Jet: ho sempre volato con questa compagnia e non avevo mai avuto problemi”.

Gli fa eco un altro: ”Stiamo cercando un’alternativa con un’altra compagnia ed intanto rischiamo di perdere un giorno di vacanza in Sicilia. Perché dobbiamo pagare poi un supplemento? Ho saputo dello stop ai voli solo questa mattina alla radio ma avevo già messo in preventivo delle difficoltà, vista la situazione che andava avanti, da quel che già sapevo, da diversi giorni”.

250 euro a testa per cambiare biglietto, compresa una neonata. Duecentocinquanta euro a persona, compresa ”una bambina di 12 mesi: altro che tariffe Alitalia agevolate…”. Se vuol far rientrare in Italia moglie, suocera e due figlie (una di un anno e l’altra di quattro) da una vacanza a Mosca, dopo lo stop ai voli della compagnia Wind Jet, Antonio De Bari, imprenditore pugliese residente a Massa Carrara, deve pagare altri mille euro.

”Io sono tornato con qualche giorno di anticipo – spiega in una telefonata all’Ansa -, la mia famiglia doveva lasciare la Russia dopo, con un volo Wind Jet. Oggi sento per radio e in tv che Alitalia ha messo a disposizione voli speciali a tariffe fisse e agevolate per ‘soccorrere’ i passeggeri rimasti a piedi nei vari Paesi, ma 250 euro per un bimbo di 12 mesi non mi sembrano proprio un’agevolazione”. Unica consolazione, i familiari del signor De Bari ”non sono bloccati in aeroporto a Mosca”. Torneranno martedi’, volando Alitalia: ”Non mi è restata altra scelta – conclude – che tirare fuori la carta di credito e acquistare i 4 biglietti”.

Ma andiamo con ordine. Dopo una giornata di trattative intense con Alitalia (poi interrotte) ed Enac, ed una giornata di passione negli aeroporti, la compagnia low cost Windjet ha deciso di sospendere l’operatività in tutti gli scali l’11 agosto a mezzanotte. Sarebbero sorti anche problemi per l’approvvigionamento del carburante. Alcuni mezzi sarebbero già stati riconsegnati alle società di leasing, in Irlanda. Fonti Enac confermano lo stop ai voli, precisando che si tratta di una decisione della compagnia aerea. In ansia i 500 dipendenti.

E tra polemiche e caos negli aeroporti la vicenda Windjet è approdata sul tavolo del ministero dello sviluppo economico. Il ministro Passera ha convocato Windjet, Alitalia e l’Enac per cercare di dare sicurezza in primo luogo ai 300 mila passeggeri che hanno in mano un biglietto della lowcost siciliana da qui a ottobre e per dare risposta ai lavoratori coinvolti. Preoccupazione ora acuita dalla decisione della compagnia di fermarsi.

Intanto Meridiana e altre compagnie hanno predisposto un piano d’emergenza, con un vero e proprio ponte aereo, soprattutto notturno, per tutelare i passeggeri. L’Enac ha fatto sapere che la rimodulazione dei voli è stata fatta in modo tale che venga garantita la riprotezione dei passeggeri in possesso di biglietti WindJet, mentre il programma dei voli dei prossimi giorni sarà pubblicato e aggiornato sia sul proprio sito sia su quello della compagnia siciliana.

Dal 12 agosto i passeggeri appiedati verranno quindi soccorsi con venti voli speciali al giorno in più effettuati in orari notturni malgrado l’imminente Ferragosto, periodo di punta per i viaggi, aerei compresi.

Le associazioni dei consumatori protestano però per il sovrapprezzo applicato agli sventurati che hanno un biglietto Windjet. “Praticamente un nuovo biglietto, altro che agevolazione—denuncia Federconsumatori — Un sovrapprezzo che dovrebbe essere compensato da un fondo di garanzia, fondo che c’èma non è finanziato”.

“Basterebbero 0,50 cent/tratta delle compagnie aeree – aggiunge Adiconsum – L’agevolazione del nuovo biglietto a 80 euro sta nel fatto che almeno così i passeggeriWind Jet riusciranno a raggiungere la meta. La complicazione, invece, è che a questo punto il percorso per ottenere le tutele di legge è tutto in salita: venuta meno la garanzia della riprotezione gratuita su altro volo—perché il sovrapprezzo, o tariffa agevolata che sia, riprotezione non è—anche il rimborso del biglietto insieme all’eventuale risarcimento potrebbero non venire mai concessi da una compagnia sull’orlo del fallimento ma che solo ieri ha chiuso la vendita di nuovi biglietti”.

Consob pensa a class action. Durissimo il Codacons contro il supplemento chiesto ai passeggeri Windjet per la riprotezione sui voli di altre compagnie aeree. “Si tratta di un balzello assolutamente ingiusto, che viene richiesto a viaggiatori che si trovano in una situazione di necessità e che quindi hanno scarse o nulle possibilità di scelta – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – vista la situazione di emergenza, la riprotezione su altri voli deve avvenire in modo totalmente gratuito per i passeggeri, e le Compagnie potranno poi rivalersi su Windjet per i costi sostenuti”.

Il Codacons sta inoltre studiando la possibilità di una class action da parte dei viaggiatori che in questi giorni hanno subito la cancellazione del volo o pesanti ritardi e infinite attese presso gli aeroporti. “Tutti coloro che hanno subito disagi potranno agire attraverso il Codacons per chiedere i danni non solo alla compagnia aerea, ma anche all’Enac, che non ha saputo prevenire i gravi disservizi e tutelare adeguatamente gli utenti – spiega Rienzi – e se la situazione non tornerà alla normalità, i 300 mila possessori di biglietti Windjet potranno aderire alla mega class action del Codacons per ottenere il rimborso di quanto pagato e il risarcimento dei danni subiti”.