Xanax portato in Thailandia, vacanza choc: 3 giorni in cella

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Febbraio 2016 - 12:08 OLTRE 6 MESI FA
Xanax portato in Thailandia, vacanza choc: 3 giorni in cella

Xanax portato in Thailandia, vacanza choc: 3 giorni in cella

BANGKOK – Xanax portato in Thailandia, vacanza choc: 3 giorni in cella. Tre giorni di cella in condizioni disumane. Un processo lampo, una condanna a 250 euro di multa. Ma soprattutto tantissima paura. E’ la brutta disavventura capitata ad un turista di Chioggia durante un viaggio in Thailandia. Tutto per colpa di un paio di pasticche di Xanax, un farmaco tranquillante in Italia normalmente venduto dietro prescrizione di ricetta medica.

In Thailandia, però, non funziona così. Lo Xanax è vietato e considerato a tutti gli effetti una droga. Il turista, però, un uomo di 50 anni partito per la vacanza insieme alla compagna e ad una coppia di amici, non lo sapeva. E da là, come racconta Il Gazzettino, è nato un vero e proprio incubo.

I quattro turisti italiani, spiega il quotidiano, alloggiavano in una pensione dove non si trovavano bene. Da qui la decisione di cambiare alloggio e la conseguente discussione con il proprietario della pensione. Fin qua tutto ordinario e banale. Solo che l’imprevisto è dietro l’angolo. Il proprietario della pensione, infatti, chiama la polizia. Che arriva e chissà perché perquisisce i portafogli dei 4 italiani. Da quello del cinquantenne escono due pasticche di Xanax. E’ l’inizio del calvario. Inutile spiegare che in Italia è un farmaco normalissimo. Inutile, anche se questo aspetto della storia non è chiaro, rivolgersi all’ambasciata italiana.

Il cinquantenne, così, per un normalissimo farmaco si trova ammanettato e in cella. Un incubo, spiega il Gazzettino:

Il cinquantenne è stato così ammanettato e portato in cella. La sua compagna – comprensibilmente sconvolta – ha cercato disperatamente di contattare l’ambasciata italiana trovando però problemi.

Al turista veneziano è stato detto che rischia 5 anni di carcere: è scoppiato il panico. Poi, pagando prima duemila euro di cauzione e quindi – a suo dire – alcune “busterelle”, è riuscito ad avere un processo che si è concluso con 250 euro di multa. Intanto è rimasto in prigione 3 giorni in condizioni allucinanti.

“Mai più uscirò dall’Unione Europea!” ha promesso al suo rientro in Italia il 50enne.