Yara Gambirasio. Bossetti: omicida lampadato o colpevole sbagliato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Giugno 2014 - 14:09 OLTRE 6 MESI FA
Yara Gambirasio. Bossetti: omicida lampadato o colpevole sbagliato

Yara Gambirasio. Bossetti: omicida lampadato o colpevole sbagliato

ROMA – Bossetti, omicida lampadato o colpevole sbagliato? A oggi, di sicuro, dopo la cattura di Massimo Giuseppe Bossetti, presunto assassino di Yara Gambirasio, c’è solo che il caso è tutt’altro che chiuso. Lo dice anche il titolare dell’inchiesta, il pm Letizia Ruggeri, che deve ammettere anche come le prove raccolte siano indiziarie. E’ il motivo per cui Bossetti resta in carcere : “gravi indizi” è la motivazione concessa dal giudice.

C’è naturalmente la prova del Dna (per il giudice il materiale genetico raccolto sul defunto Guerinoni è lo stesso del killer, cioè compatibile con quello del presunto figlio illegittimo Bossetti) ma è indiziaria. Presunto colpevole, Bossetti, perché la madre Ester Arzuffi nega la relazione extra-coniugale e anzi si sfoga, “la scienza sbaglia, io ne sono la prova”. Per ora il killer si chiama “Ignoto1”.

La testimonianza della madre, naturalmente, manca di tutti i presupposti dell’attendibilità. Ma anche nella ricostruzione degli inquirenti qualcosa sembra non combaciare, a partire dalle dichiarazioni dei due teste chiave, in particolare l’autista Vincenzo Bigoni, collega all’epoca della nascita di Bossetti del presunto padre, Giuseppe Guerinoni. Sono loro che hanno messo ai giudici la pulce all’orecchio su una possibile relazione adulterina che li ha condotti sulle tracce del figlio dell’autista.

La data della gravidanza. Oltre a rivendicare l’assoluta innocenza del figlio, Ester prova a mettere ordine negli eventi dell’epoca, quando si trasferì da Ponte Selva a Brembate. Qualcosa non torna, ascoltando la sua versione dei fatti.

Vivevo a Ponte Selva come lui (Guerinoni), “ma era solo una conoscenza. Mio marito voleva cambiare lavoro, quindi ci siamo messi in macchina e siamo andati alla ricerca di un altro posto. L’abbiamo trovato alla Filco di Brembate di Sopra. Ci siamo trasferiti nel 1969, sarà stato marzo o aprile, e loro (i gemelli: Massimo Giuseppe e la sorella Laura) sono nati a ottobre del 1970, peraltro con un mese di anticipo. Mi dice come possono essere figli di Guerinoni?

Il teste Bigoni: “Ester chi?”. Sapeva della relazione extraconiugale confessatagli dal Guerinoni. Ma il nome di Ester proprio no. Lo dice lui stesso con il cronista del Corriere della Sera pronto a registrare le sue parole.

Ieri un anziano che abitava al mio paese, a Villa d’Ogna, perché sono nativo di lì, mi ha detto: “Ti ricordi quando gli Arzuffi abitavano a Villa d’Ogna, in quella casa sopra di te?” Ma non posso dire che la conoscevo. Ho sentito il suo nome in due o tre giorni, adesso.

Bossetti padre non ha fatto il test del Dna. Per avere la certezza assoluta che Bossetti, il presunto assassino, è figlio illegittimo di Guerinoni bastava fare il test del Dna sul padre che lo ha cresciuto, l’ex ufficiale Giovanni Bossetti. Che sia stato già fatto a sua insaputa?

Perché i teste non hanno mai menzionato la gemella? I due teste, ma a parlare è rimasto solo Bigoni, avevano raccontato di aver saputo della relazione del Guerinoni e della nascita di un figlio. Un figlio e basta. Sempre di un figlio hanno parlato  e questo i giornali hanno riferito. La distanza temporale, gli anni che incidono sulla memoria, tutto è possibile: ma certo è strano, per chi ammetta di aver avuto un figlio da una donna sposata, non menzionare la circostanza che l’avventura sentimentale di figli ne ha prodotti addirittura due.