Zarrelli Dna: 4 perché in nessun paese si processa due volte per lo stesso reato

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Agosto 2014 - 13:16 OLTRE 6 MESI FA
Zarrelli Dna: 4 perché in nessun paese si processa due volte per lo stesso reato

Zarrelli Dna: 4 perché in nessun paese si processa due volte per lo stesso reato (foto Ansa, archivio Rai)

NAPOLI – Zarrelli Dna: 4 perché in nessun paese si processa due volte per lo stesso reato. Che al Tribunale di Napoli abbiano verificato, a quasi 40 anni dal triplice delitto di Via Caravaggio, la presenza sul luogo del delitto dell’imputato di allora poi prosciolto con formula piena, non cambia la posizione di Domenico Zarrelli. Di sicuro, lui non può finire ancora sotto processo per lo stesso crimine, anche se il Dna rintracciato su un asciugamano insanguinato e su mozziconi di sigaretta è compatibile con il suo.

L’uomo che a suo tempo fu giudicato (prima condannato poi due volte assolto) innocente e che aveva ottenuto un risarcimento di 1,4 milioni di euro è l’unico che nessuno potrà processare di nuovo, anche alla luce di nuovi elementi probatori. Per quattro motivi compresi nel principio giuridico “ne bis in idem” per cui una persona non può essere giudicata due volte per lo stesso reato. Principio che sostanzia una civiltà giuridica matura e non persecutoria valido in tutti i paesi democratici.

Primo, un cittadino non può essere vessato all’infinito dal sistema giudiziario per lo stesso fatto.

Secondo, lo Stato ha mezzi economici che gli permetterebbero di andare avanti con l’accusa per sempre, un cittadino no.

Terzo, gli oppositori di una tirannia potrebbero essere esposti continuamente a processi penali.

Quarto, il cittadino ha diritto di sapere che il giudizio cui è sottoposto è finale, definitivo.