Zungri (Vibo Valentia): boss vuole portare Madonna, carabinieri bloccano processione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Agosto 2018 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA
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Zungri (Vibo Valentia): boss vuole portare Madonna, carabinieri bloccano processione

VIBO VALENTIA – Un boss che insiste per portare in spalla la Madonna durante la processione, i cittadini che si ribellano e i carabinieri costretti a interrompere i festeggiamenti. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] È successo a Zungri, in provincia di Vibo Valentia, dove un pregiudicato 59enne, aveva preteso di essere incluso tra i portatori dell’effige in occasione della processione della “Madonna della Neve”.

Alla richiesta del boss si sarebbe però opposto il Comitato promotore dei festeggiamenti. Dopo una discussione, sono dovuti intervenire i carabinieri, che erano in servizio d’ordine sul posto, e che hanno preso la decisione di interrompere la processione. Dopo che il pregiudicato si è allontanato, il rito è proseguito regolarmente.

I componenti del comitato della festa sono stati poi condotti dai carabinieri in caserma per essere identificati e consentire una ricostruzione dei fatti il più possibile dettagliata. I militari, per avere un quadro il più possibile ampio di quanto è accaduto, hanno anche sentito il parroco, don Giuseppe La Rosa.

“Quanto accaduto è certamente un fatto increscioso. Si è verificata qualche falla nello svolgimento della manifestazione. Purtroppo, accade a volte che circostanze di questo tipo non possano essere previste nell’immediatezza, ma nel momento in cui si verificano è necessario intervenire con risolutezza, così com’è avvenuto in questa occasione, per consentire il normale svolgimento della processione”. Lo ha detto il Vescovo di Mileto, mons. Luigi Renzo, in relazione a quanto è accaduto a Zungri durante la processione della “Madonna della neve”.

Il vescovo Renzo, tra l’altro, aveva varato nel 2015 un nuovo regolamento sulle processioni per la scelta dei portatori delle statue, che in passato in molti casi era stato monopolio delle famiglie mafiose che per i propri rampolli le identificavano come una sorta di consacrazione del loro ruolo sociale sul territorio. Il regolamento delle processioni prescrive che la scelta dei portatori sia fatta per estrazione da un elenco di prenotati il giorno della Domenica delle Palme.

Sempre su disposizione di mons. Renzo era stato anche rimosso “l’incanto” ovvero un sistema di offerte in denaro, libere o celate, in base al quale si stabilivano i portatori delle effigi sacre. Ai parroci, in collaborazione con il comitato festa, spetta vigilare sulla scelta dei portatori. In ogni caso “non sono ammessi a questo compito – si afferma nel nuovo regolamento varato dal Vescovo – persone aderenti ad associazioni condannate dalla Chiesa, che siano sotto processo per associazione mafiosa o che siano incorse in condanna per mafia, senza prima aver dato segni pubblici di pentimento e di ravvedimento”.