Perché Kim Jong-un fece uccidere il fratello? Incontrò una spia americana…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Maggio 2017 - 08:30 OLTRE 6 MESI FA
Kim Jong-nam ucciso per aver incontrato una spia americana?

Kim Jong-nam ucciso per aver incontrato una spia americana?

PYONGYANG – Kim Jong-nam, fratellastro del dittatore nordcoreano Kim Jong-un, quattro giorni prima di essere avvelenato in Malesia avrebbe incontrato una spia americana. Le telecamere a circuito chiuso, il 9 febbraio mostrano l’uomo di 45 anni, assassinato all’aeroporto di Kuala Lumpur, con un uomo di mezz’età coreano-americano in un ascensore dell’hotel nell’isola di Langkawi, a nord della Malesia.

Kim, che avrebbe presumibilmente incontrato diverse volte il suo contatto, secondo The Asahi Shimbun, si sarebbe intrattenuto con lui per due ore in una suite dell’hotel. Il suo computer ha mostrato traccia di una chiavetta USB, che potrebbe essere stata utilizzata per trasmettere all’agente USA informazioni importanti, come riferito da The Asahi Shimbun. Le autorità malesi hanno ipotizzato che i servizi segreti della Corea del Nord siano venuti a conoscenza dell’incontro e abbiano deciso di mettere a tacere Kim.

Secondo il report, Kim il 6 febbraio è arrivato da solo a Kuala Lumpur da Macao, dove viveva in esilio con la famiglia.
È tornato da Langkawi a Kuala Lumpur la sera del 12 febbraio. Il giorno successivo è stato avvelenato con uno stile guerra fredda, utilizzando un gas nervino letale vietato dall’ONU come arma di distruzione di massa. Ci sono state anche dichiarazioni che Kim Jong-un abbia ucciso suo fratello perché temeva facesse parte di un colpo di Stato sotto tutela americana.

I filmati dei minuti conclusivi della vita di Jong-Nam mostrano una donna omicida che alle spalle dell’uomo, passa velocemente il veleno sul suo viso. Altre inquadrature mostrano Kim mentre inciampa, si tocca il viso e gli occhi, cerca aiuto dalle persone, prima di essere accompagnato in ambulatorio ma è crollato su una sedia e morto il 13 febbraio. Tracce di VX, considerato una delle cinque armi chimiche più mortali e che provoca la sensazione di annegamento prima del decesso, sono state rilevate sul viso e gli occhi di Kim.

Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un si pensa abbia una grande quantità di gas nervino, che fa parte di un terrificante arsenale di 5.000 tonellate di armi chimiche. La Corea del Sud ha accusato Pyongyang della morte di Kim, ma il Nord ha respinto le affermazioni e non ha mai confermato l’identità della vittima, che quando è stata uccisa aveva un passaporto col nome Kim Chol.

Pyongyang aveva denunciato l’indagine della Malesia come un tentativo di macchiare il regime, insistendo che Kim probabilmente era morto per un attacco di cuore. Due donne indonesiane, Siti Aisyah, 25 anni e Doan Thi Huong, 28, provenienti dal Vietnam, sono stati arrestate e accusate di omicidio; se giudicate colpevoli rischiano l’impiccagione.