Aereo Malaysia Airlines, arrestati 11 terroristi vicini ad Al Qaeda

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Maggio 2014 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA
Aereo Malaysia Airlines, arrestati 11 terroristi vicini ad Al Qaeda

Aereo Malaysia Airlines, arrestati 11 terroristi vicini ad Al Qaeda (foto LaPresse)

KUALA LUMPUR – Sarebbero almeno undici i componenti di una cellula terroristica, vicina ad Al Qaeda, arrestati in Malaysia nell’ambito delle indagini sul volo della Malaysia Airlines MH370 scomparso l’8 marzo scorso.

A rivelarlo il britannico Daily Mail, il quale cita fonti vicine all’inchiesta internazionale condotta congiuntamente da Fbi e M16. Le fonti fanno sapere al quotidiano che gli arresti sono avvenuti a Kuala Lumpur e nello Stato di Kedah.

Gli arrestati hanno tutti un’età compresa tra i 22 e i 55 anni sono studenti, uomini d’affari, impiegati e anche una giovane vedova. Sarebbero, ormai, sotto interrogatorio da almeno una settimana e, proprio per questo motivo, si avvalora la tesi che l’aereo scomparso con 239 persone a bordo, sia stato oggetto di un attentato terroristico.

Altre indiscrezioni, sempre di fonte britannica, indicano il principale sospetto nel capitato dell’aereo, Zaharie Ahmad Shah, descritto come un “ossessivo sostenitore” dell’oppositore malese Anwar Ibrahim.

L’indagine di Fbi e M16 ha così portato alla scoperta di “un nuovo gruppo terroristico” considerato “molto violento”, “collegato ad Al Qaeda”, la cui missione è “colpire all’interno del Paesi musulmani”.

A portare l’Fbi e i servizi segreti britannici sulle tracce di questa cellula terroristica malese è stato Saajid Badat, l’anglomusulmano di Gloucester che durante il processo a New York contro Sulaiman Abu Ghait – nipote di Osama bin Laden – il quale ha rivelato di aver incontrato in un campo d’addestramento afghano alcuni jihadisti malesi a cui avrebbe dato una bomba miniaturizzata, nascosta all’interno di una scarpa “per fargli capire come potevano entrare in una cabina di pilotaggio” facendo saltare la porta blindata.

L’ipotesi terrorismo era stata la prima presa in considerazione, ma in mancanza di una rivendicazione e dell’annuncio delle autorità malesi della caduta dell’aereo in una località remota dell’Oceano Indiano, aveva fatto prevalere la scenario di un incidente a bordo. Inoltre ad avvalorare l’ipotesi terrorismo sono le rivelazioni malesi che sul cargo c’erano 2,2 tonnellate di batterie al litio una “consegna separata” allo stesso destinatario: la NNR Global Logistic di Pechino. L’assenza di informazioni su tale carico e la presenza fra i passeggeri di 20 dipendenti dell’azienda di semiconduttori texana Freescale fa ipotizzare che l’aereo potesse avere a bordo un carico top secret. Ma le fonti ufficiali di Kuala Lumpur smentiscono ogni ipotesi sia l’atto terroristico che il carico top secret, per il ministro degli Esteri malese si tratta di “informazione spazzatura”.