Al Jazeera: Ostaggi in Siria, chi paga? Italia, Sudafrica…

di Corinna Campanile
Pubblicato il 10 Ottobre 2015 - 14:34| Aggiornato il 14 Marzo 2017 OLTRE 6 MESI FA
Al Jazeera: Ostaggi in Siria, chi paga? Italia, Sudafrica...

Al Jazeera: Ostaggi in Siria, chi paga? Italia, Sudafrica…

ROMA – Chi paga per gli ostaggi liberati in Siria e Somalia? L’Italia, il Belgio e il Sudafrica sono solo alcuni dei paesi disposti a pagare un riscatto ai terroristi per riavere indietro i propri cittadini. Questo è quanto emerge da una inchiesta di Al Jazeera sul pagamento di riscatti per la liberazione degli ostaggi dei pirati somali e del Fronte al-Nusra, vicino ad Al Qaeda.

L’inchiesta ha portato alla luce il pagamento di riscatti milionari non solo per Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le cooperanti rapite in Siria e liberate lo scorso gennaio, pagando una somma pari a 11 milioni di euro. Non sarebbe però la prima volta che l’Italia, o un suo governo, sia pronto a pagare un riscatto ai terroristi.

Nell’inchiesta Al Jazeera porta le testimonianze di altri riscatti milionari pagati per la liberazione del giornalista italiano Domenico Quirico e del collega belga Pierre Piccinin. Mu’taz Shaklab, che avrebbe fatto da intermediario, ha dichiarato ad Al Jazeera:

“I rapitori avevano chiesto un riscatto da 10 milioni di dollari, ma credo che alla fine si siano accordati su 4 milioni di dollari”.

Un altro riscatto, stavolta da Italia e Sudafrica, sarebbe poi stato pagato ai pirati somali per la liberazione di Bruno Pelizarri e Debbie Calitz. La cifra, secondo i documenti mostrati da Al Jazeera e con intestazione del governo sudafricano, sarebbe stata di 525mila dollari. Un pagamento che però sia il governo italiano che quello sudafricano hanno sempre smentito, sostenendo che la liberazione fosse avvenuta con un raid militare.