Ambasciata Usa interroga bimbo di tre mesi come sospetto terrorista. Colpa di nonno Paul…
Pubblicato il 19 Aprile 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Ambasciata Usa interroga bimbo di tre mesi come sospetto terrorista. Colpa di nonno Paul… Guai a sbagliare casella sul modulo per ottenere il visto per gli Stati Uniti. Un nonno di Orlando, in Florida, di ritorno da un viaggio a Londra ha sbagliato a barrare la casella del modulo Esta del nipotino di 3 mesi, quella dive si chiede se l’interessato ha intenzione di compiere atti di terrorismo. Barrando il sì invece del no ha costretto i funzionari dell’ambasciata a negare il visto prima di averci visto chiaro.
E così Harvey Kenyon-Cairns, tre mesi, è stato convocato all’ambasciata per essere interrogato. Nonno Paul sperava in un loro più spiccato senso dell’umorismo. Che non c’è stato. Il visto alla fine è arrivato, il poppante, ha sorriso il nonno, si è comportato egregiamente senza mai piangere una volta. Fatto sta che la famiglia ci ha rimesso tremila dollari perché nel frattempo hanno perso, bebé mamma e papà, il volo prenotato.
“Speravo che l’ambasciata americana si rendesse conto della cosa senza obbligarci a fare i salti mortali. Se qualcuno fosse un terrorista, dubito comunque che lo ammetterebbe sul modulo per il visto”, ha concluso nonno Paul.