Asteroidi e meteoriti, in Usa corsa alla prevenzione. Il telescopio “Sentinel”

Pubblicato il 19 Febbraio 2013 - 07:44| Aggiornato il 11 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Asteroidi killer, in Usa la corsa a dotarsi di sistemi avanzati di avvistamento è cominciata. I frammenti di meteorite che hanno colpito la Siberia hanno anche suonato la sveglia per il sonnacchioso settore della sicurezza spaziale. Centinaia di persone ferite stanno convincendo anche gli scienziati più scettici e riluttanti a far spendere altri soldi ai contribuenti. Destiniamoli a emergenze vere sulla terra invece di giocare a guerre stellari, era il loro convincimento. Fino a  venerdì, quando il sospiro di sollievo per il mancato impatto dell’asteroide 2012 DA14 ha lasciato il posto alla terribile visione delle rovine lasciate dai frammenti di meteorite sulla regione di Chelyabinsk.

Telescopi spaziali, ecco quello che manca, e un sistema di monitoraggio che consenta un livello di consapevolezza più alto di quel 10%, approssimato per eccesso, con cui la Nasa calcola il numero di “big dangers” che sono stati scoperti. Troppo poco, dicono i sostenitori di un rilancio dei sistemi di allerta. “Non sarebbe  davvero sciocco essere spazzati via  solo perché non stavamo guardando il cielo?” dice Edward Lu, ex astronauta della Nasa, ora manager Google e a capo del gruppo più agguerrito nel guidare la riscossa degli umani.

Un business vero, altro che balle spaziali. Doctor Lu è l’avanguardia di un progetto nato nella Silicon Valley da quel manipolo di geni che hanno contribuito a costruire e lanciare compagnie tipo come eBay, Google,  Facebook. Professionisti di start up dal potenziale milionario (in dollari). Il New York Times ha individuato i progetti più interessanti, pubblici, come quelli di Nasa e privati, come la B612 Foundation di Edward Lu. Il panico e il senso di smarrimento seguito alla pioggia di frammenti astrali in Siberia costituiscono il miglior alleato per l’implementazione di costosi progetti di rilevamento spaziale.

Ma, sebbene la Nasa si ponga come primo alfiere della caccia agli asteroidi, due guerre concomitanti hanno finito per retrocedere la ricerca spaziale dalle priorità: i finanziamenti necessari latitano. Doctor Lu può ben vantarsi, quindi, del fatto che B612 Foundation sta per mettere a servizio il telescopio che, primo nel mondo, sarà lanciato in missione spaziale da un privato. Anche fuori dal controllo degli Stati, i privati, si entusiasma Lu, possono portare avanti “audaci progetti che storicamente erano appannaggio dei governi. E a un costo minore”.

Il piano riguarda il lancio di un grosso telescopio chiamato “Sentinel” che può scovare fino al  90% degli asteroidi dal diametro minimo di 140 metri i quali attraversino la zona di sistema solare occupata dall’orbita terrestre. L’obiettivo è arrivare a identificare asteroidi sempre più piccoli, fino a un diametro di 30 metri. Va detto, che anche quest’ultima dimensione è molto più grande del meteorite che ha colpito la Siberia. Facciamo due conti in tasca a Sentinel: potrebbe essere pronto per il 2017, il costo totale è stimato in 450 milioni di dollari  tra lancio, assicurazione e operatività. La fase attuale è quella del fund raising, più semplicemente si stanno chiedendo soldi ai cittadini. Prima di venerdì sembrava una missione impossibile. Da allora il sito della fondazione è stato letteralmente preso d’assalto: è qui la soluzione alla paura che viene dal cielo.