Terroristi hacker possono ucciderne a milioni. Dirottando le auto di ultima generazione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2017 - 05:30 OLTRE 6 MESI FA
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Attacchi hacker, auto moderne a rischio: “Incidenti da remoto”

ROMA – I terroristi hacker minacciano di causare incidenti prendendo il controllo da remoto delle auto costruite dopo il 2015. Questo l’allarme lanciato da Justin Cappos, scienziato e informatico della New York University, che non esclude che gli attacchi hacker abbiano già causato incidenti.

Terroristi hackers “attraverso il controllo da remoto dell’auto, potrebbero causare devastanti collisioni ad alta velocità e uccidere milioni di persone”. E’ l’avvertimento degli esperti, poiché temono che i veicoli costruiti dopo il 2015 possano essere controllati da remoto, anche se potrebbero essere coinvolti anche modelli di auto realizzati fino a 17 anni fa. E, fatto ancor più terrificante, le auto in circolazione potrebbero essere state già prese di mira dagli hacker, scrive il Daily Star.

Justin Cappos, scienziato informatico statunitense della New York University, ha affermato che esiste la possibilità che gli attacchi informatici possano aver già causato incidenti, ma che le autorità non stiano cercando le prove.
Le auto interessate sono quelle che hanno accesso al WiFi, cosa che attualmente sono in grado di fare un enorme numero di veicoli.

“Molti dei nostri nemici sono potenze nucleari, ma qualsiasi Nazione in grado di lanciare un attacco informatico potrebbe uccidere milioni di civili attraverso le automobili. E’ spaventoso”, ha detto Cappos a The Times.
“Possono inviare messaggi ai freni, staccare il servosterzo e bloccare le persone in macchina.”

Il Governo è ora invitato a creare leggi che costringano i produttori di automobili a fornire costanti aggiornamenti software per i veicoli. Per dimostrare la facilità dell’hackeraggio, nel 2015 alcuni esperti di computer hanno preso il controllo da remoto dei freni, dello sterzo e della trasmissione di Jeep Cherokee. Carsten Maple, professore di cyber engineering all’University of Warwick, ha aggiunto:

“Abbiamo già visto veicoli usati come armi. I ricercatori sulla sicurezza informatica devono garantire che i sistemi siano progettati per fermare nuovi attacchi”.

Ma la Society of Motor Manufacturers and Traders ha affermato che alle nuove auto, per prevenire attacchi degli hackers, vengono già forniti frequenti aggiornamenti software.