Attentato a Gerusalemme: spari da auto in corsa, 2 morti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Ottobre 2016 - 11:54 OLTRE 6 MESI FA
Attentato a Gerusalemme: spari vicino il treno, diversi feriti

Attentato a Gerusalemme: spari vicino il treno, diversi feriti

GERUSALEMME – Due morti e sei feriti. Un attentato armato è avvenuto a Gerusalemme, lungo il percorso della ferrovia leggera. Lo riferisce la polizia israeliana. La radio militare aggiunge che l’assalitore, un palestinese, è stato neutralizzato e ucciso. In un primo momento, tra le persone rimaste ferite, erano subito parse particolarmente gravi le condizioni di una donna di 60 anni e di un agente di polizia di 30, ricoverati d’urgenza in ospedale. Poi la loro situazione è ulteriormente peggiorata ed entrambi sono morti.

Una portavoce della polizia di Gerusalemme ha precisato che l’assalitore, giunto in auto, ha aperto il fuoco nelle vicinanze del Comando centrale della polizia israeliana nella ‘Ammunition Hill’, sparando prima contro le persone che erano in attesa alla fermata della ferrovia leggera, poi contro una donna seduta in auto lì vicino. Poi è fuggito in direzione del quartiere arabo di Sheikh Jarrah dove è stato intercettato da una pattuglia di poliziotti in moto. L’uomo è sceso dall’auto ed ha cominciato a sparare prima di essere ucciso: uno degli agenti è rimasto ferito gravemente nel conflitto a fuoco.

Il palestinese che ha condotto l’attentato odierno è stato identificato: doveva iniziare oggi un periodo di detenzione in un carcere israeliano per scontare una reclusione di 4 mesi impostagli in seguito alla diffusione su Facebook di messaggi inneggianti alla lotta armata contro Israele. Lo riferiscono i media locali a cui però la polizia ha chiesto di non diffondere la sua identità. L’uomo militava nel Morabitun, un movimento di attivisti islamici messo fuori legge un anno fa dalle autorità israeliane. Da parte sua il ministro della Sicurezza Interna, Gilad Erdan, ha collegato “direttamente” l’attentato odierno “alla incitazione diffusa nelle reti sociali”.