Auschwitz, ex medico a processo: 3681 omicidi

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2016 - 14:45 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – Hubert Zafke, ex sanitario in forza alle SS, restò in servizio ad Auschwitz per un solo mese: tra il 15 agosto 1944 e il 15 settembre 1944. In quel mese 14 treni carichi di deportati  giunsero nel campo di concentramento, su uno di quelli c’era Anna Frank. Oggi, all’età di 95 anni, l’ex medico dovrà rispondere di concorso in omicidio per almeno 3681 delle persone morte quell’anno nel lager. Lo ha deciso la Corte d’appello di Rostock, in ragione di una nuova perizia psichiatrica dell’uomo, che contraddice le conclusioni a cui era arrivato il tribunale di Neubrandeburg nella primavera del 2015. Secondo la sentenza di allora l’uomo non sarebbe stato processabile, per le sue condizioni di salute.

I medici di Auschwitz-Birkenau come è noto, giocarono un ruolo cruciale nello sterminio: in sostanza parteciparono a tutte le selezioni decidendo della vita e della morte dei pazienti delle baracche infermeria, finendo i più deboli con iniezioni di fenolo.

Secondo il procuratore, Zafke era “consapevole che Birkenau fosse un campo di sterminio” e partecipò attivamente alla sua organizzazione e all’uccisione di molti prigionieri. Il processo, che si terrà presso la città di Neubrandenburg, si apre dopo il ribaltamento in Corte di appello di un precedente verdetto che aveva dichiarato l’anziano in condizioni di salute non sufficientemente buone per poter partecipare al dibattimento.

La Corte d’appello ha comunque riconosciuto che Zafke soffre “di problemi cognitivi e scarsa capacità fisica” e ha perciò ordinato che le sedute siano regolarmente interrotte e che all’accusato vengano prestate tutte le cure necessarie. Se tutto andrà bene, il processo terminerà a marzo.