Bambini muoiono bolliti in una fogna a 80°

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Gennaio 2016 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – Bambini muoiono in una fogna bollente. La tragedia è avvenuta nella città di Petropavlovsk-Kamchatsky, nella penisola della Kamchatka, all’estremo oriente della Russia.

I tre bambini, Daniil Slisarenko, Alexander Sanko, e Daniil Vinnik, probabilmente stavano giocando quando sono finiti sopra ad una fognatura che non era stata sigillata: a coprirla c’erano solo delle assi di legno, qualcuno sostiene addirittura solo del cartone.

I tre piccoli sono sprofondati nel calderone bollente, con l’acqua ad una temperatura di 80 gradi, e sono morti bolliti, come scrive la stampa locale.

 

Nella cittadina si piange la morte tragica dei piccoli e ci si chiede se non si sarebbe potuta evitare. Non solo per le condizioni della fogna, che erano già state segnalate dagli abitanti della zona, ma anche perché il 28 gennaio, quando è successo l’incidente, le scuole erano chiuse, dal momento che era scattata una quarantena in tutta la Kamchatka per un’epidemia di influenza.

 

La polizia ha fatto sapere che i tre bambini giovedì pomeriggio hanno lasciato la scuola, ma non sono mai arrivati a casa. A quel punto sono scattate le ricerche in tutti i luoghi vicino all’edificio scolastico. Alla fine, la scoperta. I corpi non erano più nemmeno riconoscibili. Alle famiglie sono stati dati i loro resti in dei sacchetti neri di plastica.

 

I funerali dei tre ragazzini verranno pagati dall’ufficio del sindaco. Sul caso è stata aperta un’inchiesta per cercare di capire se ci sono responsabilità legali sullo stato di quella fogna.