Il giudice che emette le sentenze dopo aver “scrutato” la foglia di coca

Pubblicato il 20 Marzo 2012 - 15:26 OLTRE 6 MESI FA

Foglie di coca (Lapresse)

LA PAZ (BOLIVIA) – Il giudice boliviano Gualberto Cusi, originario della comunità indigena Aymara, emette le sentenze dopo aver “scrutato” le foglie di cocaina. L’uomo ha detto di aver usato la tradizionale tecnica della divinazione, solo per orientarsi sul giudizio di colpevolezza o innocenza, ma non per emettere una sentenza definitiva.

La foglia di coca è considerata un elemento vitale della cultura indigena in Bolivia, ed è spesso difesa dal presidente della Bolivia Evo Morales. Nelle Ande per migliaia di anni è stata utilizzata come stimolante nella preparazione di medicinali a base di erbe, così come un sacramento nei riti religiosi e sciamanici.

Gualberto Cusi è diventato un membro della Corte Costituzionale lo scorso anno, quando i giudici sono stati eletti dal popolo per la prima volta. In un’intervista rilasciata alla televisione boliviana, l’uomo ha ammesso di “consultare” le foglie di coca quando si imbatte in difficili casi giudiziari. Per questo è stato duramente criticato da alcuni membri del governo, ma anche dell’opposizione.

Il deputato dell’opposizione Roy Moroni ha detto: “Penso che la giustizia abbia toccato il fondo, è vergognoso e penso che non possiamo riporre la nostra fiducia in un individuo che si affida alle foglie di coca per determinare la libertà degli individui”.

Il giudice Cusi, ha poi chiarito le sue rivelazioni: ““Le foglie di coca le utilizzo solo come guida spirituale, non per emettere un giudizio di sentenza. In momenti in cui devo prendere decisioni, osservo dove cadono le foglie di coca per seguire la via. La coca mi ha aiutato a comunicare con le piante, gli animali, le montagne e i fiumi”.

Il presidente Evo Morales, anch’egli di origine indigena ed ex coltivatore di coca, è uno strenuo difensore del tradizionale utilizzo delle foglie di coca. Recentemente, in occasione della Cinquantesima Commissione delle Nazioni Unite sulla lotta alla droga, si è recato a Vienna per sollecitare la revoca del divieto di masticare foglie di coca per usi tradizionali e medicinali. Il presidente sostiene che: “Non ci sono dati in tutto il mondo su danni alla salute degli esseri umani provocati dalla foglia di coca e da prodotti a base di foglie di coca come la marmellata, tè, mate, bevande analcoliche, e persino un liquore prodotto in Olanda.”