California, allevatore pugnalato a morte da un gallo da combattimento

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 8 Febbraio 2011 - 17:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Pugnalato” a morte da un gallo da combattimento: è morto così Jose Luis Ochoa, 35 anni. Domenica 6 febbraio Ochoa stava partecipando ad una lotta – illegale – di galli da combattimento a Tulare County, in California.

Ad un certo punto, racconta il sito della Bbc, uno dei galli, con un coltellino-rasoio molto affilato attaccato alle zampe, ha iniziato a colpirlo. L’uomo è stato trasportato in ospedale, al Delano Regional Medical Center, dove è morto due ore dopo.

Il medico ha detto che l’uomo è stato colpito con forza brutale al polpaccio destro. “Non ho mai visto incidenti simili, ha detto al Bakersfield Californian il sergente Martin King, che ha lavorato al fianco dello sceriffo per oltre vent’anni.

Ochoa era già stato in passato multato per possesso di animali da combattimento: l’anno scorso aveva dovuto sborsare 370 dollari, che però non sono nulla rispetto ai 10mila dollari di multa che vengono comminati in altri casi, anche in combattimenti minori.

Ma ai galli tocca una sorte ben peggiore: di solito, prima dei combattimenti, vengono loro iniettati antibiotici e steroidi, e gli speroni e le creste vengono spesso amputati.

Il caso ha risvegliato l’attenzione di John Goodwin, responsabile per le politiche contro la crudeltà sugli animali della the Humane Society of the United States.

“E’ piuttosto raro che qualcuno muoia, ma non mi stupisce che sia successo. Anzi, mi stupisce che non succeda più spesso”, ha detto Goodwin al Bakersfield Californian.

Negli Stati Uniti i combattimenti tra galli sono illegali, ma questo non impedisce che in California queste lotte, con relative scommesse, siano sempre più frequenti, anche perché le punizioni sono meno severe che nei vicini Oregon, Arizona e New Mexico.

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