Casa a prezzi popolari per Renata Polverini. Lei si difende: “Nessun favoritismo”

Pubblicato il 18 Marzo 2011 - 13:46 OLTRE 6 MESI FA

Renata Polverini

ROMA – ”In merito alle presunte notizie apparse sul settimanale L’Espresso è utile anzitutto chiarire che l’appartamento, posto al quarto piano senza ascensore, con una metratura di circa 60 metri quadri, senza balconi, è stato assegnato, nei primi anni del ‘900, a Cesare Berardi, padre di Pierina Berardi, mamma di Massimo Cavicchioli, consorte della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini”. E’ quanto si legge in una nota della Regione Lazio.

Sul numero de L’Espresso in edicola, anticipato dal sito web, appare infatti un articolo corredato da documentazione anagrafica, stando al quale la presidente avrebbe abitato dal 1989 al 2004 in una casa dell’Ater in Via Bramante, all’ Aventino. Negli appartamenti vicini gli inquilini pagherebbero, secondo una testimonianza raccolta dal settimanale, 130 euro al mese.

”Negli anni ’70 – prosegue la nota- la nonna paterna di Massimo Cavicchioli, Clementina Baratti, è subentrata legittimamente nell’appartamento in forza del principio della necessaria tutela dei nipoti Massimo Cavicchioli e di sua sorella, nel frattempo rimasti orfani di entrambi i genitori. Nell’appartamento, dunque, è sempre vissuta la famiglia di Massimo Cavicchioli, il quale nasce e vive da sempre nell’immobile. Tali circostanze – aggiunge la nota della Regione Lazio – sono sempre state riportate in tutti i censimenti effettuati dallo Iacp prima e dall’Ater poi, senza mai occultare nessuna notizia o stato di fatto. E’ evidente allora come non si tratta di un ‘affitto’ alla presidente della Regione né tantomeno di favore, ma di una questione che riguarda esclusivamente il marito, che tutelerà in ogni sede i suoi diritti e il suo diritto alla riservatezza, non trattandosi di persona con incarichi o interessi pubblici. Tantomeno, nella vicenda, esiste alcun disegno speculativo, in considerazione del fatto che l’immobile in questione, come tutto il complesso al quale appartiene, non e’ stato mai inserito in alcun piano di vendita, per complesse questioni di carattere giuridico-urbanistico mai risolte. Ovviamente il canone, regolarmente pagato, non ammonta a 130 euro, come l’articolo fa intendere in maniera subdola, ma a circa il triplo”.

”Peccato che la notizia non sia nuova – commenta Renata Polverini – visto che della mia vita si sa tutto e che non è neppure uno scandalo, considerato che mio marito abita in quella casa, al quarto piano senza ascensore, da quando è nato. Sono però sconcertata e preoccupata per l’attenzione morbosa e maleducata che mi è stata riservata in questa circostanza, visto che nell’articolo si è voluto indicare puntigliosamente non solo l’indirizzo ma anche il numero civico. Mi sembra un accanimento degno di miglior causa e un po’ irresponsabile”.

Al settimanale L’Espresso risulta inoltre che il marito della governatrice, Massimo Cavicchioli, risieda ancora nell’immobile, descritto come composto da quattro vani più bagno e cucina. Il settimanale, infine, ricostruisce la storia delle proprietà immobiliari di Renata Polverini, sottolineando come in più di un caso esse sarebbero state acquistate a prezzi estremamente convenienti.