Rapiti in India, Colangelo è libero: “Mai avuto paura”

Pubblicato il 25 Marzo 2012 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA

NEW DELHI –  ”Sarò forse un incosciente, ma non ho mai avuto paura. I maoisti non sono mai stati violenti, anche se all’inizio hanno avuto un tono intimidatorio”, ha detto Claudio Colangelo, uno dei due italiani rapiti in India dai maoisti, ora che è libero. ”Siamo stati rapiti mentre facevamo il bagno nel fiume”, ha aggiunto. ”Hanno cercato anche di venire incontro alle nostre esigenze alimentari”, ha spiegato, assicurando che anche Paolo Bosusco, con lui nelle mani dei maoisti, è ”in buone condizioni” di salute. “I maoisti gli hanno anche curato la malaria”, ha detto Colangelo parlando di Bosusco e ha aggiunto che dalla prigionia non avevano molte notizie.

”Sentivamo qualcosa dalla radio indiana, ma non sapevamo bene cosa stava succedendo”. Il nemico peggiore, ha spiegato, e’ stato ”il caldo”.

Racconta di giorni ”difficili”, non dimentica il suo amico Paolo Bosusco: ”spero che ora – dice – liberino anche lui”. Claudio Colangelo è libero dopo 11 giorni di prigionia e 12 ore di voci non confermate sul rilascio.

Consegnato ad un giornalista di una delle principali emittenti indiane, la Ndtv, Colangelo ora spera  nella liberazione di Bosusco che si sta concentrando ora la Farnesina, come ha sottolineato il ministro degli Esteri Giulio Terzi.

“Il risultato di oggi – ha detto – rappresenta per tutti coloro che in questi giorni sono stati impegnati senza sosta sulla vicenda una motivazione ancora più forte per proseguire il lavoro verso una soluzione positiva anche per questo caso”.

Il titolare della Farnesina, che, dopo aver avvertito la famiglia, ha parlato al telefono con Colangelo, si e’ quindi augurato che prosegua la ”collaborazione e la disponibilità da parte dalle Autorità indiane centrali e dell’Orissa”.

Ora ”dobbiamo portare a casa Bosusco”, ha detto il ministro che ha parlato al telefono anche con i familiari del titolare dell’agenzia di escursioni guidate per assicurargli che ”si sta lavorando con ancora maggiore determinazione per riportare a casa anche Paolo”.

Ieri in serata Ndtv aveva rilanciato la notizia, diffusa dai media locali, della liberazione di entrambi gli ostaggi, precisando pero’ che mancavano conferme ufficiali. Oggi, poi, lo scoop dell’emittente.

Fin dall’inizio della vicenda si sapeva che il leader della guerriglia in Orissa, Sabyasachi Panda, avrebbe restituito gli ostaggi non alla polizia ma a giornalisti di fiducia. E’ cosi’ e’ stato. “Questa operazione – ha precisato una giornalista di Ndtv – ha richiesto un lavoro di 60 ore nella selva”.