Vuole cambiare nome e scopre di essere un “cold case”, la madre la rapì 26 anni fa

Pubblicato il 8 Ottobre 2010 - 21:35| Aggiornato il 9 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Eva Marie e Nancy Fiedler nel 1984

Decide di cambiare nome prima di sposarsi e scopre di essere uno dei casi più vecchi di rapimento mai risolti. Eva Marie Fiedler, 32 anni, era davanti allo sportello del tribunale del Nevada, negli Usa, in attesa, quando i dipendenti hanno cominciato ad agitarsi. Via vai di fogli, telefonate, consulti.

Poi la domanda: “Ha mai usato un altro nome?”, Eva rispondeva: “No”. Ecco allora la rivelazione: “Lei è sul registro dei rapimenti irrisolti da 26 anni”.  La madre di Eva, Nancy Dunsavage, 57 anni, l’aveva rapita e fatta sparire nel nulla. La donna è stata arrestata martedì scorso nella sua casa vicino al lago Tahoe.

Eva viveva nel New Jersey con mamma Nancy e papà Greg. Ma non ha nessun ricordo né della fuga né del padre. Greg, invece, non ha mai smesso di cercarla e non ha mai abbandonato in tutti questi anni la speranza di ritrovarla. Per 26 anni di indagini private, spostamenti e avvocati, Fiedler ha speso più di 100 mila dollari.

Nancy e Greg avevano divorziato nel 1983 e alla donna era stata affidata la custodia della figlia. Dopo varie udienze, Greg aveva ottenuto di vedere Eva in giorni prestabiliti, ma il 23 agosto del 1984, l’uomo era tornato davanti al giudice sostenendo che l’ex moglie gli negava anche quelle visite. Dopo l’udienza Nancy era uscita dall’aula con Eva  scomparendo nel nulla.

Nancy Dunsavage

Fiedler aveva denunciato il rapimento e pochi mesi dopo la sparizione gli era stata concessa la custodia legale della bambina. Era iniziata la caccia a Nancy. Le ricerche avevano portato la polizia in California dove la donna si era nascosta con Eva dalla sorella, Karen. Ma quando Greg e gli agenti erano arrivati sul posto madre e figlia non c’erano più.

Karen e il marito Robert Gluck, nel 1988, erano stati ritenuti complici di Nancy e processati per aver interferito con un ordine di custodia e per oltraggio alla corte. Durante il processo Karen aveva confessato di aver ospitato la sorella e la nipote dal novembre 1984 al febbraio 1985, risparmiando a lei e al marito una condanna. Nancy ed Eva avevano cominciato la loro vita raminga per gli Usa cambiando più volte città, stato e nome.

Eva dopo aver scoperto la sua storia ha voluto parlare con il padre, ma solo telefonicamente, dopo quasi tre decenni.