Colpito dal proiettile nella pancia di mamma, resterà paraplegico

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Luglio 2017 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA
Colpito dal proiettile nella pancia di mamma, resterà paraplegico

Colpito dal proiettile nella pancia di mamma, resterà paraplegico

RIO DE JANEIRO – Un proiettile lo ha raggiunto quando era ancora nel pancione della mamma. Il piccolo Arthur, nato con un parto cesareo d’urgenza, resterà paraplegico. La sua mamma Claudineia dos Santos Melo, di 29 anni, è stata colpita da un proiettile vagante a Rio De Janeiro. Lì, nelle favelas come nei quartieri ricchi di Copacabana, la violenza urbana ha raggiunto livelli inauditi. Le sparatorie sono all’ordine del giorno, tra gang rivali e poliziotti: né gli uni né gli alri sembrano preoccuparsi dei “danni collaterali”.

Claudineia, al nono mese di gravidanza, stava rientrando a piedi a casa. La donna vive nella favela di Lixão, che in italiano significa letteralmente “discarica”, a Duque de Caxias. Lavorava come commessa in un supermercato ed era in maternità da una settimana. Ha caricato le buste della spesa sulla moto del marito e si è accorta della chiazza di sangue sul suo pancione. Poi la corsa disperata all’ospedale e la scoperta drammatica: il proiettile aveva raggiunto il bambino, colpendolo al torace e alla colonna vertebrale. I frammenti ossei finiti nel midollo osseo gli impediranno per sempre di camminare. Anche le condizioni della mamma sono gravissime.

A Rio de Janeiro la violenza è tornata prepotentemente dopo le Olimpiadi dello scorso anno. I narcos stanno di fatto riprendendo il controllo di molte favelas e i confronti con la polizia sono spesso fatali. Lo scorso 8 dicembre, in un’altra favela, Roberto Bardella, 52enne motociclista di Jesolo, venne ucciso da un colpo di pistola sparato dalla gang di narcotrafficanti che controlla la baraccopoli. Bardella viaggiava in moto in compagnia del cugino, Rino Polato, 59 anni, che venne preso in ostaggio e poi liberato dai narcotrafficanti.