Corea del Nord: “Con bomba H possiamo incenerire New York”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2016 - 15:01 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Nord: "Con bomba H possiamo incenerire New York"

Corea del Nord: “Con bomba H possiamo incenerire New York”

PYONGYANG – Corea del Nord: “Con bomba H possiamo incenerire New York”. Una bomba all’idrogeno così potente da radere al cenere tutta New York uccidendo istantaneamente tutti gli abitanti. La Corea del Nord torna a minacciare gli Stati Uniti e lo fa per bocca di Cho Hyong-Il, uno scienziato nucleare.

«Se questa bomba H dovesse essere montata su un missile balistico intercontinentale e dovesse cadere su Manhattan a New York City, tutte le persone sarebbero uccise immediatamente e la città sarebbe ridotta in cenere. La nostra bomba a idrogeno di nuova concezione supera la nostra immaginazione ed è molto più potente di quella sviluppata dall’Unione Sovietica».

La Corea del Nord, insomma, continua a mandare messaggi minacciosi nei confronti del Sud e degli Stati Uniti. Solo qualche giorno fa il regime di Pyongyang aveva minacciato di compiere un “attacco nucleare preventivo e offensivo”. Tutto a causa delle annuali esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud.

Ma di messaggi minacciosi ne arrivano di continuo. Sempre pochi giorni fa Kim Jong-un si è fatto fotografare mentre parlava con un gruppo di scienziati dietro a una sfera di metallo di medie dimensioni indirettamente presentata come una “nuova testata letale”. Obiettivo sempre lo stesso: gli imperialisti. Riporta Il Messaggero:

A gennaio Pyongyang aveva sfidato la comunità internazionale effettuando un nuovo test nucleare (il quarto), al quale ha fatto seguito il lancio in orbita di un nuovo razzo. Tuttavia, molti esperti mettono in dubbio che l’ordigno fatto detonare nel test sia stato effettivamente una bomba a idrogeno, come sostenuto dal regime. Kim Jong-un ha inasprito i toni dopo le nuove sanzioni della comunità internazionale e l’inizio, la scorsa settimana, delle imponenti manovre militari in corso nella penisola coreana che vedono impegnati 290mila soldati del Sud al fianco di 15mila militari statunitensi.

Intanto le Nazioni Unite hanno proposto che il gruppo dirigente della Corea del Nord, incluso il suo leader, risponda dei crimini contro l’umanità commessi nel Paese: a Ginevra il relatore speciale dell’Onu sulla situazione dei diritti umani in Corea del Nord, Marzuki Darusman, ha chiesto l’istituzione di un gruppo di esperti per studiare le possibili misure in merito. Nel Paese asiatico, ha precisato l’esperto di diritti umani, la repressione continua senza sosta e le autorità esercitano il controllo più stretto su tutti gli aspetti della vita dei cittadini.