Corea del Nord, Seul conferma bombe nucleari miniaturizzate

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Aprile 2016 - 07:07 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Nord, Seul conferma bombe nucleari miniaturizzate

Corea del Nord, Seul conferma bombe nucleari miniaturizzate

SEUL – La Corea del Sud ha confermato che la Corea del Nord ha creato con successo testate nucleari miniaturizzate e, come riferito da un generale degli Stati Uniti è solo questione di tempo prima che Pyongyang costruisca missili a lungo raggio in grado di colpire l’America e il Giappone.

Il Generale Vincent Brooks ha detto alla Commissione delle Forze Armate del Senato a Washington che il leader nordcoreano Kim Jong-un è determinato nel costruire razzi che potrebbe indirizzare sugli Stati Uniti. “E’ molto chiaro, sia dalle parate che hanno fatto, dai sistemi che hanno e dai tentativi di lancio che nel corso del tempo, credo li vedremo acquisire queste capacità se non verranno fermati”.

Il mese scorso i media della Corea del Nord hanno pubblicato dell immagini che mostravano Kim in piedi accanto a quello che si dice fosse un’arma in miniatura. La miniaturizzazione si ottiene quando la testata nucleare pesa meno di 2,200 lb e il diametro della bomba misura 35 pollici o meno. Kim ha anche detto: “Dobbiamo essere sempre pronti a sparare le nostre testate nucleari, in qualsiasi momento”.

L’Assemblea Servizio Nazionale delle Ricerche ha detto che le testate possono essere montate su missili, contraddicendo le dichiarazioni del ministero della difesa della Corea del Sud il mese scorso, quando riferì che la Corea del Nord non fosse ancora in grado di mettere armi nucleari su missili balistici.

Il senatore John McCain, che presiede la commissione del Senato, ha chiesto al generale Brooks quanto preoccupato fosse per “l’immaturità e l’imprevedibilità del rotondo dittatore di Pyongyang”. Brooks , ha risposto: “Sono molto preoccupato per la direzione in cui sta andando, ed è evidente che non si è scoraggiato nel raggiungere il suo obiettivo”. Gli Stati Uniti hanno mantenuto migliaia di soldati in Corea del Sud dopo la fine della guerra di Corea nel 1953.