Corea, mistero sms da traghetto naufragato: “Non sono morto”, “Non posso uscire”

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Aprile 2014 - 10:09 OLTRE 6 MESI FA
Corea, mistero sms da traghetto naufragato: "Non sono morto", "Non posso uscire"

Il tentativo di recupero del traghetto naufragato in Corea del Sud (foto Ansa)

SEOUL – Il mistero degli sms spediti dal traghetto naufragato in Corea del Sud: la veridicità di questi messaggi è tutta da verificare, ma ad alcuni parenti delle persone a bordo (la maggior parte studenti) sono arrivate tramite telefonino richieste d’aiuto.

Questi alcuni testi mandati dai (presunti) ragazzi e ricevuti dai genitori:

«Sto morendo la cabina è invasa di acqua gelida. Voglio chiederti scusa per i dispiaceri delle ultime settimane».

Oppure ancora: “Non sono morto” e “Per favore fate sapere che ci sono persone vive all’interno della nave”.

Alcuni scambi sono struggenti: “E’ un disastro, stiamo affondando”, con risposta altrettanto struggente: “cerca di uscire il prima possibile” e poi “so che i salvataggi sono in corso, ma cerca di uscire fuori se riesci”. A cui è stato risposto: “Papà, non posso uscire. Il corridoio è strapieno di ragazzi, ed è troppo inclinato, non preoccuparti, ho un salvagente e siamo tutti raggruppati assieme”.

Intanto per la tragedia è indagato il comandante della nave, che i giornali coreani hanno già ribattezzato lo “Schettino coreano”.

Un vicepreside che si è salvato dalla tragedia si è ucciso perché non riusciva a sopportare il dolore.