Cosa dicono le persone prima di morire? Le infermiere raccontano le ultime parole e desideri

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Novembre 2017 - 05:04 OLTRE 6 MESI FA
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Cosa dicono le persone prima di morire? Le infermiere raccontano le ultime parole e desideri

LONDRA – Quali sono le ultime parole dei malati terminali prima di morire, i rimpianti, i desideri, le paure? Alcune infermiere addette alle cure palliative del Royal Stoke University Hospital, a Stoke-on-Trent, Staffordshire, rivelano che spesso alcuni vorrebbero rivedere per l’ultima volta l’amato amico a quattro zampe mentre altri chiedono semplicemente una tazza di tè.

Angela Beeson ha affermato che una coppia, prima di morire a dieci giorni di distanza l’uno dall’altra, ha chiesto che i loro letti fossero uniti affinché potessero tenersi per mano e cantare “On a slow boat to China”. Alcuni pazienti lamentano che la vita è troppo breve e si rammaricano di aver trascorso da malati la sudata pensione.

Precedenti ricerche dell’University of North Carolina, hanno scoperto che i malati terminati e i condannati a morte, sono più positivi di quanto si potrebbe pensare, molti invitano la famiglia e la religione, ad alleviare l’angoscia della scomparsa.

In un video online della BBC “Che cosa dicono le persone prima di morire?”, le infermiere aggiungono che è possibile avere un “buon passaggio” e spiegano perché le persone non dovrebbero avere paura.

Se molti chiedono la tazza di tè, altri parlano dei loro rimpianti. Dani Jervis ha riferito: “Un paziente ci ha detto che la vita è troppo breve, bisogna fare ciò che si vuole, ciò che rende felici”.

Kurt Grey, autore principale della precedente ricerca dell’University of North Carolina, parla dei post pubblicati sui blog dei pazienti terminali: con l’avvicinarsi della morte, aumentano le frasi positive. “Quando immaginiamo le nostre emozioni mentre ci avviciniamo alla morte, pensiamo soprattutto alla tristezza e al terrore. Ma si è scoperto che la morte è meno triste e terrificante e più felice, invece, di quanto si pensi”.

“Nella nostra immaginazione, la morte è solitaria e priva di senso ma i post dei blog di pazienti terminali o dei condannati a morte sono pieni d’amore e di significato”. Le infermiere del Macmillan esortano le persone a non aver paura della morte, ci sono alcuni pazienti che sostengono di intravedere il paradiso e lo descrivono “meraglioso”, scrive il Daily Mail.

La Beeson ha altresì affermato che sua zia, negli ultimi istanti di vita parlava con la nonna deceduta. Il team aggiunge che è possibile avere una “buona morte” ma la comunicazione è fondamentale, oltre che non provare dolore ed essere circondati dai familiari. Le persone, concludono, dovrebbero parlare apertamente della morte e prepararsi in anticipo alla fine della loro vita.