Cyber-crimine. Arrestata gang che ha compiuto rapine internazionali per $ 45 mln

Pubblicato il 10 Maggio 2013 - 14:07 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, STATI UNITI – Una gang impegnata in perfettamente organizzate cyber-rapine internazionali, realizzate contemporaneamente ai danni di diverse banche nel mondo, per un totale di circa 45 milioni di dollari, e’ stata smascherata e diverse persone sono finite dietro le sbarre. Lo ha annunciato venerdi il procuratore federale del distretto di New York, che ha riferito dell’ incriminazione di otto persone della ‘cellula’ americana.

Secondo le accuse, le otto persone incriminate fanno parte di una rete globale che, in attacchi strettamente coordinati, ha ‘ripulito’ i bancomat di molte banche in oltre 20 Paesi diversi, servendosi di carte di credito rubate. Il primo attacco risale allo scorso dicembre, quando gli hacker hanno preso di mira una banca indiana e hanno poi incassato soldi per circa cinque milioni di dollari. In uno degli attacchi successivi sono state realizzate 36 mila transazioni nell’arco di poco piu’ di dieci ore.

Lo schema, definito ”Operazione Senza Limiti”, si basava su carte prepagate di cui un gruppo di hacker aveva ottenuto i dati e aveva eliminato ogni limite di prelievo fondi. Le indicazioni venivano poi trasferite ad un numero imprecisato di complici nelle maggiori citta’ del mondo che, al momento stabilito, all’unisono scattavano all’azione. Solo a New York, ha detto il procuratore, Loretta Lynch, in un attacco sono state compiute 3.800 transazioni bancomat in due ore, con un ‘prelievo’ di 2,8 milioni di dollari.

”Lo schema e’ stato organizzato per mesi, e pianificato al minuto. Ricorda la rapina al Casino’ del film ‘Ocean’s Eleven”’, ha detto ancora il procuratore Lynch, aggiungendo che il suo ufficio ha lavorato in coordinamento con le polizie di 16 Paesi, tra cui Canada, Germania e Romania. Delle otto persone incriminate, sette sono ora in prigione, arrestate nell’arco di tempo tra sei settimane fa e giovedi, mentre l’ottava e’ stata assassinata il 27 aprile scorso nella Repubblica Dominicana, probabilmente per dissidi interni tra i cyber-rapinatori.

”Gli imputati e i loro complici – ha detto il procuratore Lynch – hanno partecipato ad una massiccia rapina in banca in stile ventunesimo: Un crimine informatico che si e’ esteso attorno al mondo e in cui la banda, al posto di armi da fuoco di ogni tipo ha usato computer portatili e internet altrettanto micidiali’