Gaza. Oxfam, ”Da inizio offensiva israeliana ucciso bambino ogni 90 minuti”

Pubblicato il 22 Luglio 2014 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA
Bambini uccisi a Gaza

Bambini uccisi a Gaza

GAZA – Da giovedi sera, quando è iniziata l’offensiva terrestre israeliana a Gaza, “è rimasto ucciso un bambino ogni 90 minuti, circa un quarto delle vittime tra i civili, mentre si stima che siano 72mila i minori che, avendo perso la casa o un familiare sotto i bombardamenti, hanno bisogno di assistenza psicologica”. Lo denuncia la ong Oxfam, precisando che sono 900mila le persone senz’acqua, mentre il numero degli sfollati ha toccato quota 100mila.

“Le notizie che arrivano dai nostri operatori al lavoro dentro Gaza, sono sempre più gravi – spiega il responsabile emergenze umanitarie di Oxfam Italia, Riccardo Sansone – Dopo l’impennata di attacchi di ieri, le persone che sono state costrette ad abbandonare le proprie case sono arrivate a 100 mila, più di 70mila persone hanno trovato rifugio nelle 44 scuole dell’UNRWA, mentre altre 28mila si sono spostate da parenti, amici o in altre sistemazioni”.

”Nel frattempo però – prosegue Sansone – la metà della popolazione che vive dentro Gaza, circa 900mila persone, non ha accesso ad acqua potabile e servizi igienici. E si fa sempre più difficile la situazione per quanto riguarda l’accesso a cibo e beni di prima necessità per la popolazione. Oxfam sta distribuendo buoni per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità a 900 famiglie colpite dal conflitto”.