Il decennio 2000-2010 è stato il più felice? Non per l’Occidente

Pubblicato il 15 Settembre 2010 - 13:03 OLTRE 6 MESI FA

Ogni tanto c’è tempo anche di pubblicare le buone notizie: quella che ieri ha fatto il giro del mondo è che la decade 2000-2010 è stata in assoluto la più felice per l’umanità. Questa semplice affermazione porta in sé un certo sconcerto: ma come, il decennio delle Torri Gemelle, delle guerre, dell’uragano Katrina, del riscaldamento globale e della peggior crisi economica dal dopoguerra, è stato il più felice? Ed è appena finito?

I dati parlano chiaro: nel 1990 metà della popolazione mondiale viveva con meno di un dollaro al giorno. Nel 2007 siamo scesi al 28%. Ieri la Fao annunciava che quest’anno per la prima volta da 15 anni, è in calo la gente che muore di fame nel mondo. Il cibo a disposizione sta aumentando, grazie al calo dei prezzi dei cereali. Le malattie mortali fanno meno paura: la percentuale dei bambini vaccinati contro la difterite o il tetano è passata dal 50% del 1985 all’82% del 2008.

La cattiva notizia di queste buone notizie? Che riguardano i paesi emergenti o che fino a qualche decennio fa erano gli ultimissimi del mondo. Per loro la vita migliora, e questa è un’ottima notizia. Ma per il nostro Continente, sempre più vecchio e malandato, e più in generale per l’Occidente, sembra che il progresso abbia avuto una battuta d’arresto. I tempi migliori sono ancora lontani, non ci resta che sperare nel prossimo decennio.