Donald Trump finanziò concerto dei Rolling Stones ma poi…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Marzo 2016 - 06:44 OLTRE 6 MESI FA
Donald Trump

Donald Trump

NEW YORK – Donald Trump trovò pane per i suoi denti nei Rolling Stones, che per allontanarlo da una loro conferenza stampa, dopo che lui gli aveva finanziato un concerto, schierarono la forza di 40 guardie del corpo, mentre uno degli Stones, Keith Richards, arrivò a piantare un coltello in un tavolo per dare più sostanza alla minaccia.

L’episodio si svolse a Atlantic City, dove Donald Trump aveva costruito un mega casino, il Trump Plaza Hotel and Casino. Lo ha raccontato, a novembre 2015, al sito specializzato in show business Pollstar.com  il loro agente dell’epoca, Michael Cohl, ora Vanity Fair lo ha scoperto e il Daily Mail  rilanciato.
Stando a Micahel Cohl, accadde a poche ore da un concertoil  19 dicembre 1989 ad Atlantic City, quando Richards lanciò un coltello sul tavolo e minacciò Trump. La band era lì per l’ultima tappa del suo tour e Cohl aveva inventato, per far fare alla band più soldi, di mettere in scena il concerto come un evento pay-per-view, come fosse un incontro di boxe, dove si prendono soldi dai biglietti di quelli che assistono al match in sala e da quanti assistono in collegamento tv mondiale a circuito chiuso.
Serviva però qualcuno disposto a pagare i 3 milioni di dollari che Cohl chiedeva per lo spettacolo in teatro. Inizialmente Cohl pensò  Las Vegas, ma non trovò nessuno disposto perché a quei tempi  “non piaceva ancora la musica rock”.
Il finanziatore dalla tasca profonda finì per essere Trump, proprietario del Trump Plaza Hotel e Casino a Atlantic City.
Cohl racconta che i Rolling Stones furono, senza sorpresa, riluttanti circa l’accettare un assegno a nove cifre associato a Donald Trump:
 “E’ tutto favoloso, ma non abbiamo intenzione di essere affiliati con Donald Trump. Affatto. Fottiti.”
Così fecero un accordo con lui, che prevedeva non sarebbe stato coinvolto a qualunque titolo promozionale al di fuori di Atlantic City e non sarebbe stato ammesso al concerto stesso. Come racconta Cohl, gli Stones avevano “tale potere in quei giorni che al telegiornale nazionale  della sera  ci sarebbe stato un ‘intevista con gli Stones per parlare e promuovere il pay-per-view”.
Tuttavia Cohl ricevette la notizia che per il gruppo era stato fissato un colloquio con la CBS. Con sua sorpresa, Trump era lì per una conferenza stampa: Cohl fece diversi tentativi per fermare Trump, ma niente funzionò. La band seppe della lotta in atto per sbarazzarsi di Trump e lo richiamò. E a quel punto Richards ne aveva abbastanza. Come Cohl racconta: “Mi chiamano indietro, a quel punto Keith tira fuori il suo coltello, lo sbatte sul tavolo e dice: “Che diavolo sei stato assunto a fare? Devo andare laggiù e licenziarlo io stesso? uno di noi lascia il palazzo – o lui, o noi “. Ho detto, “No, andrò io. Non ti preoccupare.”
Cohl disse a Trump che doveva andare o la band non si sarebbe esibita. Trump, su tutte le furie, se ne andò solo dopo che  le  40 di guardie di sicurezza della band si presentarono con ‘”crick, bastoni e cacciaviti’  per mandare via  Trump ei suoi scagnozzi.L’anno scorso, Richards intervistato su Trump disse: “Potete immaginare Trump Presidente? Il peggior incubo. Ma non possiamo dirlo  perché potrebbe accadere. Questa è una delle meraviglie di questo paese “.