“Abusata per 13 anni da un prete. Ho abortito 3 volte”: il racconto al summit sulla pedofilia in Vaticano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Febbraio 2019 - 15:31 OLTRE 6 MESI FA
"Abusata per 13 anni da un prete. Ho abortito 3 volte": il racconto al summit sulla pedofilia in Vaticano

“Abusata per 13 anni da un prete. Ho abortito 3 volte”: il racconto al summit sulla pedofilia in Vaticano (Ansa)

ROMA – “Abusata da un prete per 13 anni, ho abortito 3 volte”. Il drammatico racconto è quello di una donna africana al summit sulla pedofilia nella chiesa in corso in Vaticano. “Dall’età di 15 anni ho avuto relazioni sessuali con un prete. Questo è durato 13 anni. Sono rimasta incinta tre volte e per tre volte  il sacerdote mi ha fatto abortire molto semplicemente perché egli non voleva usare profilattici o metodi contraccettivi”. È solo una delle terribili testimonianze fatte ascoltare oggi in Vaticano ai prelati riuniti nel summit a cui ha presenziato lo Papa Francesco. Si tratta di uno dei cinque racconti fatti sentire attraverso una proiezione audio-video all’inizio della seduta. A parlare è una ragazza africana, la cui identità non è stata rivelata, vittima di abusi da parte di un prete sin dall’adolescenza e fino all’età adulta .

“All’inizio mi fidavo così tanto di lui che non sapevo potesse abusare di me. Avevo paura di lui e ogni volta che mi rifiutavo di avere rapporti sessuali con lui, mi picchiava” ha raccontato la donna, ricordando: “Siccome ero completamente dipendente da lui economicamente, ho subito tutte le umiliazioni che mi infliggeva. Avevamo questi rapporti sia a casa sua nel villaggio che nel centro di accoglienza diocesano. In questa relazione non avevo il diritto di avere dei ragazzi; ogni volta che ne avevo uno e lui veniva a saperlo, mi picchiava. Era la condizione perché mi aiutasse economicamente… Mi dava tutto quello che volevo, quando accettavo di avere rapporti sessuali, altrimenti mi picchiava”.

“Sento di avere una vita distrutta. Ho subito così tante umiliazioni in questa relazione che non so che cosa mi riservi il futuro”, ha sottolineato la donna nel suo racconto, concludendo con un appello a vescovi e cardinali: “Non si può abusare di una persona in questo modo. Bisogna dire che i preti e i religiosi hanno modo di aiutare e allo stesso tempo anche di distruggere: devono comportarsi da responsabili, da persone avvedute”.