Egitto, guerra di religione: bombe nelle chiese, 45 morti. La “vendetta” in moschea

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Aprile 2017 - 15:27 OLTRE 6 MESI FA
Egitto, guerra santa: due attentati ai cristiani, poi bombe in una moschea

Egitto, guerra santa: due attentati ai cristiani, poi bombe in una moschea (foto Ansa)

IL CAIRO – Duro attacco ai cristiani in Egitto nella domenica delle Palme, con due attentati mortali (per un totale di 45 morti). E dopo poche ore, sono state disinnescate due bombe in una delle moschee più importanti del Paese. In mezzo, la rivendicazioni degli attacchi da parte di Isis (anche se in questi casi sta diventando una specie di pro forma). Se non è una guerra di religioni in Egitto poco ci manca (i musulmani e i cristiani copti sono le due comunità religiose più numerose nel Paese africano).

Le forze si sicurezza egiziane hanno disinnescato due ordigni esplosivi che erano stati piazzati nella moschea Sidi Abdel Rahim di Tanta, la seconda più importante della città. All’interno della moschea c’è un santuario Sufi. Lo riferisce al Ahram. A Tanta sono state arrestate, per la cronaca, due persone sospettate di aver preso parte all’attentato anti cristiano.

Quel che è certo è che è stata una Domenica delle Palme di terrore per i cristiani in Egitto. Una violenta esplosione è avvenuta domenica 9 aprile nella chiesa copta Mar Girgis di Tanta, a Nord del Cairo. Si parla di almeno 27 morti e decine di feriti. Un secondo attacco è avvenuto nella chiesa di San Marco ad Alessandria. Il comandate delle forze di sicurezza è stato ucciso mentre cercava di fermare il kamikaze davanti alla chiesa: altre 18 persone sono rimaste uccise nell’esplosione. Mentre il papa copto Tawadros II aveva da poco lasciato la chiesa, quando il kamikaze si è fatto esplodere, proprio davanti al portale della cattedrale. Entrambi gli attentati sono stati rivendicati dall’Isis

A Tanta, la polizia ha arrestato due persone sospettate di essere coinvolte nell’attentato: lo rivelano l’emittente Al Arabya e la tv di Stato egiziana. Al momento dell’esplosione nella chiesa c’erano circa 2.000 persone. La chiesa si trova nella zona Ali Moubarak: all’interno si stava celebrando la messa per la Domenica delle Palme.

Non è ancora chiaro se si sia trattato di una bomba o di un’azione kamikaze. Le chiese cristiane sono finite nel mirino dei terroristi islamisti, in particolare dell’Isis, più volte negli ultimi anni, e in particolare dopo la presa del potere da parte del generale Abdel Fatah al-Sisi nel 2013.

Una fonte della sicurezza egiziana ha detto che l’esplosione sarebbe stata provocata da un ordigno esploso all’interno della chiesa. Secondo la Tv di stato è possibile che l’ordigno sia stato fatto esplodere a distanza.