Egitto, muore a 13 anni per mutilazioni genitali: padre e medico assolti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Novembre 2014 - 16:55 OLTRE 6 MESI FA
Egitto, muore a 13 anni per mutilazioni genitali: padre e medico assolti

Egitto, muore a 13 anni per mutilazioni genitali: padre e medico assolti

IL CAIRO – Ha voluto sottoporre la figlia di 13 anni alla mutilazione genitale, ma la ragazzina non ce l’ha fatta: è morta sotto il bisturi perché allergica alla penicillina che il chirurgo le aveva somministrato. Ora il tribunale del Cairo, in Egitto, ha assolto sia il padre sia il medico che ha eseguito l’operazione.

E’ un’assoluzione che, per ironia della sorte, segna quasi un successo in Egitto. E’ infatti il primo processo che si celebra da quando è entrata in vigore la legge del 2008 che mette al bando le mutilazioni genitali femminili nel Paese arabo, che conta il più alto numero di vittime (almeno di quelle denunciate). Secondo l‘Unicef, il 91% delle donne e della bambine egiziane è stata sottoposta a mutilazione. 

Soheier al Bataa, 13 anni, è morta nel giugno del 2013 dopo che il medico le aveva somministrato la penicillina, cui era allergica, senza fare i necessari test in un centro medico privato di Agga, nel governatorato di Dakahleya, nel Delta del Nilo.

Il padre e il medico erano accusati di aver ucciso la ragazzina. Il secondo anche di aver fatto un errore tecnico e di gestire un centro non autorizzato per le mutilazioni genitali femminili, vietate dalla legge. Ma questa sentenza li ha assolti da tutte le accuse.