Egitto, violenti scontri tra dimostranti pro-Morsi e la polizia al Cairo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Gennaio 2014 - 16:57 OLTRE 6 MESI FA
Egitto, violenti scontri tra dimostranti pro-Morsi e la polizia al Cairo

Scontri in Egitto tra i sostenitori di Morsi e la polizia (Foto Lapresse)

IL CAIRO – Violenti scontri tra sostenitori del deposto presidente Mohammed Morsi e la polizia sono scoppiati in diverse parti dell’Egitto: a Fayyum, Minya, Matareya, e Giza, la megalopoli che abbraccia parte del Cairo. La polizia, affiancata da civili filo-esercito, ha aperto il fuoco contro dimostranti pro-Morsi che venerdì mattina hanno sfilato contro il governo laicista. 

Durissimi scontri si verificano anche ad Ain Shams, distretto di Giza (la megalopoli che abbraccia parte del Cairo): almeno 2.000 pro-Morsi hanno ingaggiato una vera e propria battaglia con i residenti filo-esercito. I sostenitori del deposto presidente hanno dato vita a un sit-in in una piazza del quartiere.

In mattinata due ordigni non convenzionali sono esplosi davanti alla caserma delle forze di sicurezza egiziane, lungo la strada tra Il Cairo e Alessandria.

L’ONU: “PREOCCUPATI PER I GIORNALISTI” – Intanto l‘Alto commissariato Onu per i diritti umani ha espresso “estrema preoccupazione per il crescente giro di vite e per gli attacchi fisici” contro la stampa in Egitto ed i giornalisti di Al Jazeera in particolare. Venti giornalisti di Al Jazeera, infatti, sono stati rinviati a giudizio perché accusati di aver diffuso informazioni non vere che hanno danneggiato e messo in pericolo il Paese.

Per l’Onu, suscita “grande preoccupazione” il recente annuncio del Procuratore generale egiziano di voler portare in giudizio 16 giornalisti locali e quattro giornalisti stranieri che hanno lavorato per Al Jazeera con accuse come “aiuto a un gruppo terrorista e di danneggiare l’interesse nazionale”.

Negli ultimi mesi, ha sottolineato l’Alto commissariato Onu, ci sono state numerose segnalazioni di molestie, detenzioni e perseguimento di giornalisti egiziani e stranieri, e di attacchi violenti, in particolare con il ferimento di alcuni giornalisti che cercavano di coprire il terzo anniversario della rivoluzione egiziana, il week-end scorso. Alcune informazioni non confermate riferiscono di attacchi sia da parte di oppositori al governo che da dalla polizia o altre forze governative.