Egyptair, piccoli ordigni a bordo. Tecnica Isis, Al Qaeda…

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Maggio 2016 - 08:32 OLTRE 6 MESI FA
Egyptair, piccoli ordigni a bordo. Tecnica Isis, Al Qaeda...

Egyptair, piccoli ordigni a bordo. Tecnica Isis, Al Qaeda…

IL CAIRO – Piccoli ordigni a bordo, piccole ma fatali esplosioni. E’ così che è caduto il volo Egyptair? E’ quello che pensano gli esperti di aeronautica americani e israeliani che stanno studiando il caso dell’aereo precipitato nel Mediterraneo. Una tecnica di Al Qaeda, ora affinata dagli artificieri dell’Isis. Scrive La Stampa:

In ogni caso, ufficiali della Faa Usa, voluti restare anonimi, puntualizzano che un piccolo incendio, o anche la rottura di un motore non possono causare uno schianto del genere. Un Airbus A320 può volare con un motore solo e raggiungere l’aeroporto più vicino con una manovra che i piloti chiamano «driftdown», discesa di quota controllata e decelerazione. Gli ufficiali citano il caso di un A300 da trasporto, colpito da un missile a un’ala dopo il decollo da Baghdad nel 2003. Con il sistema idraulico dei comandi in avaria, i piloti riuscirono a tornare all’aeroporto di partenza. Sull’aereo dell’Egyptair si è verificata invece una sequenza di avarie: «Fumo in una delle toilette, nella stiva che ospita i computer di bordo sotto la cabina di pilotaggio, guasto a computer principali». Lo sviluppo appare «più rapido che nel caso di un guasto meccanico, ma non così veloce da essere causato da una grossa esplosione». La tesi, che potrà essere confermata solo dopo il ritrovamento delle scatole nere, è allora quella di uno o più piccoli ordigni «piazzati nella stiva, probabilmente nella parte anteriore, che hanno danneggiato il sistema di volo “fly by wire” (elettronico)».

E in attesa che vengano localizzate le fondamentali scatole nere, indicazioni sulle cause potrebbero venire dagli esami autoptici in corso sui resti umani recuperati. “L’aereo è apparso ad un’altezza di 37 mila piedi all’interno dello spazio aereo (greco, ndr) senza alcuna deviazione, poi è scomparso dagli schermi dei radar dopo meno di un minuto”, ha dichiarato Ehab Mohieldin, l’amministratore delegato del Nansc, l’Ente nazionale egiziano di servizi per la navigazione aerea. Anche se non lo ha esplicitato, la dichiarazione è in aperto contrasto con quella resa già giovedì, poche ore dopo il disastro che ha causato 66 vittime, dal ministro della Difesa greco Panos Kammenos: “immediatamente dopo essere entrato nella Fir”, la “flight information region” del Cairo, “ha compiuto brusche virate e una discesa che descrivo così: 90 gradi a sinistra e poi 360 gradi a destra”. Kammenos aveva anche parlato di un violenta perdita di quota del velivolo di 6.700 metri (“da 37.000 a 15.000 piedi”) di cui il responsabile egiziano non parla.

In attesa di un chiarimento, una speranza di avere indicazioni si profila da un altro fronte: quello del macabro esame degli irriconoscibili brandelli di corpi restituiti dal mare. Secondo una fonte della medicina legale citata da vari media egiziani, i resti umani finora ripescati sono “estremamente piccoli” e sarà necessario l’esame del dna per compiere le identificazioni (parenti delle vittime sono arrivati all’obitorio per i prelievi). La fonte però ha sostenuto che i resti ripescati circa 290 chilometri al largo di Alessandria “sicuramente” forniranno elementi utili per risalire all’origine del disastro, ad esempio stabilendo se le morti sono avvenute per un’esplosione o un impatto. Il lavoro degli anatomopatologi complicato da un’eventualità: che i corpi siano stati ridotti in brandelli da squali, ha lasciato intendere la fonte.

Sui resti umani delle vittime del volo Egyptair arriva una smentita dall’Egitto: non è stata trovata alcuna traccia di esplosivo. Lo riferisce alla Bbc un portavoce del ministero della Giustizia egiziano dopo le indiscrezioni su una probabile esplosione a bordo smentite più tardi dal capo del Dipartimento di medicina legale egiziana in una nota. Il capo del Dipartimento di medicina legale egiziana, Hisham Abdel Hamid, ha smentito le indiscrezioni riportate stamattina dalla Associated Press e attribuite alla propria struttura su un’esplosione a bordo dell’Egyptair precipitato giovedì e le ha declassate al rango di mere “ipotesi”.